Il Pd nelle sue liste punta su medici, scienziati, atleti

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Medici, scienziati, sportivi, studiosi, simboli di legalità. E, ovviamente, big e volti noti del partito. Matteo Renzi inizia a mettere mano con decisione al puzzle delle prossime liste elettorali, un lavoro che da lunedì entra nel vivo con l’incontro con i segretari regionali al Nazareno. Per il resto, il segretario si affida al lavoro della prima fila del partito: Luca Lotti, Lorenzo Guerini, Maurizio Martina tra gli altri, per arrivare alla Direzione di fine mese (si parla del 25 o del 26) con il pacchetto chiuso.

I punti cardinali del lavoro sulle liste li ha indicati, spesso, Renzi: un mix tra società civile e competenze, per ‘aprirè il Pd. Da condire con la squadra dei Big del partito schierata soprattutto nei collegi e poi nel proporzionale. A questi, però, bisogna aggiunge la nutrita schiera di uscenti che aspira a rientrare in Parlamento e il ricambio interno al partito. Sul fronte della prima fila da candidare, la questione riguarda soprattutto la squadra di governo.  Lo stesso Renzi ha spiegato che correrà al Senato nel collegio di Firenze centro e poi capolista nel proporzionale in Campania e Lombardia. Il premier Paolo Gentiloni dovrebbe optare per il collegio Roma 1 e, come capolista nel proporzionale, in Piemonte e Puglia. Il ministro dell’Interno Marco Minniti correrà probabilmente in Calabria e, nel proporzionale, in Veneto. Per il ministro della Giustizia Andrea Orlando si prospetta il collegio di La Spezia e, nel proporzionale, la candidatura in Calabria.

Per il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ci sarebbe il collegio di Reggio Emilia o quello di Bolzano e nel proporzionale la Sardegna. Il ministro della Cultura Dario Franceschini correrebbe a Ferrara e nel proporzionale in Basilicata. Per Claudio Di Vincenti, il ministro del Sud, c’è per ora il collegio in Campania mentre Maurizio Martina avrà spazio certamente in Lombardia, ma non solo. A tenere sulla corda è ancora la questione Maria Elena Boschi: lei vorrebbe correre in Toscana, ma potrebbe invece avere spazio nell’uninominale al Sud (in Campania?) o in Trentino.  Sul fronte società civile i nomi che circolano al Nazareno sono tantissimi, molti in realtà da definire. Ci sono alcune certezze, come Paolo Siani nel collegio di Napoli/Vomero, o l’anti no-vax Roberto Burioni, che correrebbe a Milano o a Firenze.

Dopo qualche indecisione dovrebbe cedere la scienziata premiata da Obama Anna Grassellino, che è responsabile del Dipartimento italiani all’estero del Pd. Così come dovrebbe essere della partita Lucia Annibali, nelle Marche ma forse anche lei a Firenze.  Anche Annalisa Chirico potrebbe correre (a Roma), mentre sembra certa la candidatura del filosofo Beppe Vacca, probabilmente a Bari. Un seggio in Toscana dovrebbe trovarlo Guelfo Guelfi, attualmente nel Cda Rai. Renzi punta molto sulla cultura, per questo dovrebbe dare spazio al direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori. Il mondo dello sport sarà ben rappresentato: si parla della tuffatrice Tania Cagnotto, degli ex calciatori Damiano Tommasi e Demetrio Albertini e dell’ex Ct dell’Italvolley Mauro Berruto, in Piemonte, dove potrebbe candidarsi il vigneron e padre del Timorasso Valter Massa. Nel totonomi è finita anche l’astronauta Samantha Cristoforetti.

Nelle liste Pd ci sarà certamente una forte testimonianza dal fronte della legalità, come Federica Angeli, la giornalista che vive a Ostia sotto scorta dopo le minacce ricevute e che è impegnata da tempo in un corpo a corpo con il M5s. Dello stesso tenore può essere la candidatura di Giuseppe Antoci, il responsabile Legalità del Pd bersaglio di minacce mafiose da presidente del parco dei Nebrodi, in Sicilia. Ma il Nazareno corteggiàa anche Carmelo Basile, fondatore della Fattoria della Piana, eccellenza calabrese e presidio contro la ‘ndrangheta. E, per restare in Calabria, anche Antonino Bartuccio, l’ex sindaco antimafia di Rizziconi (Reggio Calabria).  Potrebbe trovare una candidatura anche Luigi Marattin, economista e consigliere economico a palazzo Chigi, in Veneto. La pagina che riguarda gli uscenti o i candidati del partito è fittissima.

Tra gli emergenti, a Salerno scalda già i motori Piero De Luca, 33 anni, figlio del governatore Vincenzo. In Emilia è pronto il sindaco di Imola, Daniele Manca. In Toscana resta in forse l’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi, che vorrebbe correre da governatore, ma potrebbe esserci Caterina Biti, presidente del consiglio comunale di Firenze.  Un ritorno potrebbe essere, da Vicenza, quello di Alessandra Moretti, come quello (ancora in forse in Toscana) dell’eurodeputata Simona Bonafè. In Calabria il gioco delle alleanze potrebbe riportare in Parlamento Giacomo Mancini, nipote del segretario del Psi. In Sicilia, tra i tanti, potrebbe rientrare l’ex governatore Rosario Crocetta e, a Messina, si parla della candidatura del rettore Pietro Navarra.

Tratto da: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/pd_liste_elezioni_medici_atleti-3468908.html