Ingaggiava giovani badanti e poi le violentava: disabile a processo

 

L'Aula Bunker del carcere di Rebibbia dove si svolge il processo sulla strage di Capaci durante il quale depone il pentito Giovanni Brusca, Roma, 24 novembre 2014. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

A salvare due sorelle straniere una telefonata della madre, poi la denuncia

CONEGLIANO (TREVISO) Costretto su una sedia a rotelle, cerca badanti su internet. Ingaggia due sorelle, giovani e carine, e poi le violenta. Questa l’accusa per la quale sarà giudicato a febbraio, con rito abbreviato, un 47enne invalido difeso dall’avvocato Luigi Fadalti.

La denuncia

A denunciarlo sono state le due ragazze, all’epoca dei fatti di 25 e 26 anni, di origine straniera. La più giovane, nel 2014, aveva messo un annuncio su «Subito.it» per cercare lavoro, offrendosi come cameriera. Ed era stata contattata dal 47enne che le aveva parlato della sua invalidità e del lavoro che avrebbe dovuto fare: occuparsi delle pulizie del suo appartamento, preparargli i pranzi e accompagnarlo alle visite e alla fisioterapia. Le aveva promesso un contratto di lavoro e la ragazza aveva iniziato a lavorare per lui.

I «massaggi» alla schiena

I primi giorni tutto era andato bene, anche se l’uomo la faceva lavorare ben oltre le 6 ore pattuite e quel famoso contratto non arrivava mai. Passato un po’ di tempo, però, il 47enne avrebbe iniziato a chiederle servizi particolari: «Dovresti farmi un massaggio alla schiena, per migliorare la sensibilità nelle zone colpite dalla paralisi». All’inizio la ragazza aveva accettato, ma l’uomo non si era accontentato e le aveva chiesto di spogliarsi completamente: «Per migliorare la sensibilità». Lei si era opposta, ma lui le avrebbe fatto capire che, se non avesse ceduto, non le avrebbe fatto il contratto. La ragazza all’epoca aveva problemi economici e quei soldi le servivano.

Le molestie

Per questo a malincuore aveva accettato di rimanere in slip. Mentre lo stava massaggiando però, il 47enne l’avrebbe afferrata e palpeggiata al seno e alle parti intime. Violenze reiterate in altre occasioni, una volta costringendola a subire una penetrazione e un’altra a praticargli sesso orale.

Le minacce

«Mi minacciava, che se non l’avessi fatto avrebbe pubblicato su Facebook, i video che aveva registrato con una telecamera nascosta» ha raccontato ai carabinieri. Vittima del ricatto, la giovane aveva quindi subito le violenze per settimane, senza mai raccontare nulla a nessuno, terrorizzata di non avere l’agognato contratto e che quei video finissero in rete. Nella trappola del 47enne, sarebbe caduta però anche la sorella maggiore, convinta ad andare da lui per un finto colloquio con un amico fotografo che cercava modelle per un catalogo.

La sorella

Una volta arrivata a casa del 47enne, la giovane si era ritrovata sola con lui che, poco dopo, le avrebbe chiesto di farle il solito massaggio alla schiena e di spogliarsi. «Anche tua sorella lo fa, è per migliorare la sensibilità».

La madre

L’uomo sarebbe stato così insistente da convincerla a cedere. E anche la sorella avrebbe subito i suoi palpeggiamenti. A salvarla una telefonata della madre. Dopo quell’episodio, assistite dall’avvocato Paolo Pastre, le ragazze hanno deciso di denunciare il 47enne ora a processo.

Tratto da: http://corrieredelveneto.corriere.it/treviso/cronaca/17_novembre_02/ingaggiava-giovani-badanti-annuncie-poi-violentavadisabile-processo-dbdad9cc-bfa4-11e7-a57a-efe35f32f3b4.shtml