“Io non spreco”. Una borsa per portare a casa il cibo non consumato a scuola

77777A Bologna parte un progetto che punta a sensibilizzare 13 mila bambini sul rispetto per il cibo e l’ambiente. Il 4 maggio presentazione dei risultati con Andrea Segrè fondatore di Last minute market
BOLOGNA – Una borsina di plastica bianca con i manici e il logo di Ribò farà avanti e indietro tra scuola e casa per recuperare pane, frutta e merende confezionate non consumati dai bambini in mensa.

L’azienda che gestisce il servizio di ristorazione nelle scuole bolognesi conta di distribuirne 13 mila entro marzo, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Io non spreco”, condotta insieme al Comune di Bologna e all’Asl con l’obiettivo di “ridurre lo spreco alimentare, riconoscere il valore del cibo, promuovere la raccolta differenziata e il rispetto per l’ambiente e rimarcare l’importanza della corretta alimentazione”. Le borsine rettangolari vengono consegnate alle scuole e distribuite ai bambini, che vengono invitati a usarle quotidianamente. Il messaggio sarà rinforzato anche attraverso altri strumenti, come i poster della campagna, tovagliette di carta che saranno stampate e distribuite in mensa, attività educative e il progetto scarti, una rilevazione in corso da due anni in 15 scuole campione. È stato scelto di realizzarla in plastica perché fosse un oggetto facilmente lavabile e utilizzabile tutti i giorni, in collaborazione con le famiglie. L’invito di Ribò è a riempirla con gli alimenti avanzati non deteriorabili, quindi non con prodotti refrigerati o sfusi come lo yogurt, il parmigiano, la pizza, la ciambella. La speranza è che diventi un’abitudine portarsi a casa quello che a scuola non hanno avuto voglia di mangiare, perché non finisca nella spazzatura, seppure differenziata.
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Nel frattempo i dati raccolti nel corso degli ultimi due anni in 15 scuole campione nell’ambito del “Progetto scarti nelle scuole” saranno rielaborati da Last minute market e presentati il prossimo 4 maggio, durante un evento pubblico con Andrea Segrè in cui si farà un bilancio dell’intera campagna. La rilevazione ha lo scopo di valutare il gradimento dei pasti attraverso la pesatura del cibo avanzato, diviso per tipologia, e le motivazioni dello scarto vengono rilevate tramite un questionario compilato dagli insegnanti, dopo un confronto con i bambini della classe. In seguito le informazioni sono usate per modificare le ricette, con lo scopo di mantenere gli stessi valori nutrizionali ma un effetto più gradevole per i destinatari, e viene coinvolta nella revisione la Commissione Mensa Cittadina, di cui fanno parte il Comune, l’Ausl, insegnanti, genitori e un rappresentante del gestore del servizio di refezione. Inoltre “le scuole avranno l’occasione di devolvere a fini solidaristici pane, frutta, latte UHT e prodotti non deperibili confezionati”, avverte l’azienda, che comunicherà direttamente agli istituti come avviare la procedura di donazione. “Finalmente al via la distribuzione delle doggy bag nelle scuole per poter portare gli avanzi a casa”, ha commentato su facebook l’Osservatorio cittadino mense scolastiche di Bologna, che da anni monitora la qualità del servizio. (Benedetta Aledda)
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