ottobre
Ius soli, Vicari: con Ius culturae AP pronta a votare l’accordo
Posted by Ileana Argentin at 2:41 PM. Placed in Rassegna stampa category
(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 04 OTT – “Con alcune modifiche Alternativa popolare e’ disponibile a votare, subito e anche con la fiducia, una legge sulla nuova cittadinanza che sia ispirata al criterio dello ius culturae” lo ha dichiarato la senatrice di AP Simona Vicari in una intervista ad Avvenire. “Sediamoci a un tavolo e discutiamo, evitando di dividerci sui nominalismi: se ci scontriamo sul fatto che dobbiamo parlare di ius culturae o di ius soli temperato non ne usciamo” dichiara la senatrice. “Da parte nostra non c’e’ nessuna difficolta’ ad andare avanti con alcune correzioni che consideriamo importanti, tutte sul filo del buon senso. Salvini dice che finalmente ci siamo svegliati, come se noi ci fossimo spostati sulle loro posizioni. Le loro motivazioni non sono le nostre. “A chi ha effettuato un percorso non si puo’ negare la cittadinanza. Ma, diciamo noi, senza automatismi, e’ importante che vengano accettati i nostri valori e la nostra Costituzione”. Le condizioni che pone AP, spiega la senatrice al quotidiano dei vescovi, sono le seguenti: “occorre che entrambi i genitori, non uno solo, siano titolari del permesso di soggiorno, perche’ siano tutti e due coinvolti in un percorso di integrazione. Se non ci sono i genitori si puo’ incaricare un tutore, ma qualcuno che si impegni con il bambino ci vuole. Riteniamo che si debba abbassare la soglia minima di eta’. Se uno e’ arrivato in Italia a 12 anni e’ difficile pensare che a 16, quando termina l’obbligo scolastico, si sia gia’ compiuta l’integrazione. Il ragazzo deve aver effettuato tutto il ciclo obbligatorio di studi, deve cioe’ essere in Italia, noi diciamo, dai 6 anni, ma in ogni caso deve aver fatto per intero il percorso dell’obbligo” continua la senatrice. Infine un appello al Pd: ” Al Senato i numeri sono diversi e noi intendiamo farci carico per intero della nostra parte di responsabilita’, in un momento difficile della legislatura, superando alcune resistenze interne che ci sono. Altrettanto dovrebbe fare il Pd. Incontriamoci. In chiave di buon senso, se non si tratta solo di sventolare un vessillo elettorale, la via d’uscita si trova”.