“La casetta della bimba disabile al campo Sinti è abusiva e dev’essere demolita”

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Il sindaco offre un alloggio. La mamma: non possiamo pagare l’affitto

La casetta dove vive la bimba disabile al campo dei Sinti della Fontanassa è abusiva e va demolita, come stabilisce la legge, ma il Comune sta cercando una soluzione per evitare che la famiglia si trovi in mezzo ad una strada. Martedì la mamma della piccola ed altre due parenti hanno incontrato il sindaco Ilaria Caprioglio. L’iter avviato dal Comune che porterà all’ordinanza di demolizione della casetta è partito con l’invio di una lettera dall’ufficio Urbanistica datata 18 settembre 2017, e prosegue, anche se prima che si arrivi alla distruzione della casetta ci vorranno alcune settimane. La richiesta della famiglia è di non demolire la casetta, ma Palazzo Sisto deve fare rispettare la legge, dopo una serie di accertamenti fatti dalla polizia municipale che ha riscontrato vari casi di abitazioni, costruzioni o tettoie abusive.

 

Le tettoie abusive antistanti alcune roulotte sono state demolite qualche settimana fa, ma ci sono altre irregolarità che devono essere sanate. Alcune riguardano delle case mobili del campo nomadi, che sono risultate senza targa e senza libretto. Per queste la situazione potrebbe essere sanata se le targhe e il libretto venissero recuperati. «Mi hanno detto che la mia casetta deve essere demolita ma per ora è tutto fermo – dice la mamma della bambina –per le case mobili, se riusciamo a trovare documenti che il Comune ci ha chiesto dovrebbero rimanere. Chiederemo una copia alla ditta che le ha vendute». Ma il problema è trovare una soluzione per la famiglia della bambina disabile, perfettamente integrata in una scuola cittadina e seguita dalle insegnanti. Tra le proposte fatte dal Comune ci sarebbe un alloggio, ma la famiglia ha fatto presente che si troverebbe in difficoltà a sostenere le spese di affitto di un appartamento.

 

«Come promesso, a pochi giorni dalla richiesta di un appuntamento alla segreteria – dice il sindaco Ilaria Caprioglio – ho incontrato la mamma ed alcuni parenti della bambina disabile che vive nel campo nomadi della Fontanassa. Abbiamo a cuore la sua vicenda e ho evidenziato che da parte nostra c’è la massima disponibilità e impegno al fine di individuare una soluzione percorribile. Per questo, nel corso dell’incontro, abbiamo messo sul tavolo, insieme all’assessore Ileana Romagnoli, al segretario comunale e ai dirigenti competenti una serie di ipotesi che stiamo valutando». Nei prossimi giorni dovrebbe esserci un nuovo incontro. «Ci dobbiamo rivedere – dice la mamma della bambina – speriamo».

Tratto da: http://www.lastampa.it/2017/10/18/edizioni/savona/la-casetta-della-bimba-disabile-abusiva-e-devessere-demolita-Oljl8qeiYzqx6dk1BZ8pkK/pagina.html