Latina, insulti e botte a due ragazzini di colore: identificati gli autori, una gang di adolescenti

WWWWWAccerchiati e aggrediti in pieno centro due fratelli quindicenni italiani originari del Congo ricoverati in ospedale con prognosi di venti e trenta giorni. A colpirli una banda di coetanei xenofobi composta da tredici minorenni, incluse tre ragazzine di tredici anni.
Prima vittime di insulti a sfondo razzista, di frasi che la polizia ha definito irripetibili, e poi di un brutale pestaggio. Due fratelli di 14 e 15 anni, nati in Italia e la cui famiglia è originaria del Congo, sono stati aggrediti prima verbalmente per il colore della loro pelle e poi fisicamente, tanto da finire ricoverati in ospedale con prognosi di venti e trenta giorni, in pieno centro a Latina.

E a scagliarsi contro di loro, in un misto di xenofobia e violenza allo stato puro, è stato un branco di ragazzini tutti tra i 13 e i 15 anni. Una baby gang. Un episodio inquietante, avvenuto in piazza San Marco il 1 dicembre scorso, un sabato sera, e che ha portato la locale squadra mobile a segnalare alla Procura presso il Tribunale per i minori di Roma ben tredici minorenni del capoluogo pontino.

In quella piazza e lungo corso della Repubblica, la via dello struscio, non si contano più le azioni violente compiute da vere e proprie baby gang e da bulletti isolati. Nel corso degli anni sono state numerosissime. Spesso per rapinare i coetanei di telefonini o giubbotti griffati. Poi è subentrato anche l’odio razziale.

Una ragazzina, che era insieme ai due fratelli picchiati e ad altri amici, è stata insultata dai ragazzini di un altro gruppo. Altre due minori, sempre ad opera dello stesso gruppo che cercava in tutti i modi la rissa, sono poi state prese per i capelli da tre ragazzine di 13 anni. E infine, mentre le vittime cercavano di allontanarsi, i due fratelli sono stati bloccati e massacrati di botte. Venti ragazzini li hanno spinti contro la cancellata della vicina cattedrale di San Marco e, mentre quattro di loro li picchiavano, gli altri, disposti in cerchio, gli hanno impedito di fuggire. A forza di calci uno dei due fratelli è finito a terra vittima di un trauma cranico e privo di conoscenza, mentre all’altro sono stati fratturati il naso e uno zigomo.

La polizia ha iniziato subito a indagare e, nonostante le diverse difficoltà legate soprattutto alla sostanziale assenza di telecamere di sorveglianza, alla fine gli investigatori hanno individuato i quattro presunti autori del pestaggio: due gemelli di 13 anni e altri due ragazzini di 14 anni. Identificati inoltre sei ragazzini tra i venti che hanno bloccato alle vittime ogni via di fuga e le tre ragazzine che hanno preso per i capelli le loro coetanee.

“Spetterà al Tribunale per i minori fare le opportune valutazioni”, ha dichiarato il capo della Mobile, Carmine Mosca, che alla Procura romana ha inviato due informative. Gli aggressori appartengono a “situazioni familiari disagiate e in alcuni casi sono figli di uomini con precedenti penali o con parentele pesanti nella criminalità organizzata della città”. Sempre la polizia ha infine specificato che nella stessa piazza si sono verificate anche altre aggressioni e che i picchiatori in un caso, per farsi forti, hanno anche fatto il nome di una nota famiglia di origine rom di Latina, impegnata in molti affari criminali.

Tratto da: https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/12/19/news/latina_insulti_e_botte_a_due_ragazzini_di_colore_identificati_gli_autori_una_gang_di_adolescenti-214613403/