“Lavoro impossibile per i disabili. Da 23 anni iscritta alle liste mirate”

lavoro_disabili_tastiera_pocLa storia di Caterina Munerato: “Ho una malattia autoimmune e nel 1998 fui investita sulle strisce Ho dovuto reimparare a camminare. Mai ricevuto un’offerta valida . Vorrei guadagnarmi da vivere”

Tante difficoltà, fisiche e che la vita le ha presentato sul suo percorso: da oltre 23 anni è iscritta alle liste di collocamento mirato “ma non mi è mai stato offerto un lavoro valido”. Caterina Munerato, 59 anni, nata a Vigevano, ma da tempo residente in provincia di Pisa (a San Giuliano Terme) – ce lo ha raccontato lei stessa – ha la sclerodermia, una malattia autoimmune che, nel suo caso, ha un interessamento “broncopolmonare, esofago-gastro-enterico”. Non solo, perché nel 1998 è “stata investita sulle strisce”. “Ho subìto più interventi e mi ci sono voluti due anni per riuscire a camminare di nuovo. Ho dovuto reimparare a muovermi, è stato molto duro”. Ha inoltre un problema serio alla parte finale dell’intestino che non le ha reso facile l’esistenza. Una disabilità importante, dunque, la sua. E una situazione familiare complicata che, a un certo punto, l’ha portata anche a passare un periodo buio. “Ho avuto però la fortuna di trovare una dottoressa che mi ha aiutato e ne sono uscita, con lei e con le mie forze per la voglia che ho di vivere, nonostante tutto”.

Le manca però un lavoro e non solo dal punto di vista economico. “Dopo 12 anni di 290 euro mensili di pensione, sono da poco passata a 600, ma mia figlia lavora solo saltuariamente. Non ha potuto studiare e non abbiamo neanche un computer: le lezioni di informatica, oltretutto, costano. Insomma, ci arrangiamo. Mi ci sono voluti 9 anni e mezzo per avere un alloggio popolare, dopo vari provvisori”. “Ma un impiego mi aiuterebbe anche a livello psicologico, mi sentirei indipendente anziché chiedere aiuto a mia madre che non è eterna, mi servirebbe per distrarmi dalla malattia stessa, non perdo mai la speranza”.
«Non appena ho ottenuto il punteggio di 50 – prosegue – mi sono iscritta alle liste specifiche, ma non ho mai avuto un’offerta di lavoro”. La signora è stata seguita dall’avvocato Andrea Doveri perché ha partecipato anche al concorso in Comune a Pisa: era stata esclusa, ma poi è stata riammessa. “Alla fine, però, non è rientrata nelle graduatorie proprio perché non sapeva usare il computer”, commenta il legale. “Il mio carattere mi ha aiutato a superare i tanti ostacoli che ho incontrato, caratteristiche che servono in ambito lavorativo”, spiega ancora Caterina. “Sono socievole, sto bene e volentieri al pubblico. Tanto che mi vedrei bene in un ufficio aperto, un Urp, per esempio”.
«Il diritto al lavoro per le persone con disabilità in Italia è sancito dalla legge numero 68 del 1999 – ricorda l’avvocato – che stabilisce dall’altra parte anche il dovere, purtroppo spesso disatteso, di enti privati e pubblici di assumere”.

Tratto da:
https://www.lanazione.it/pisa/cronaca/lavoro-impossibile-disabili-1.6024768