Legge di bilancio: cosa cambia per l’inclusione scolastica?

disabili-a-scuola1-150x150Prorogata l’entrata in vigore del decreto inclusione, molte novità per le Scuole Secondarie e fondi per l’assistenza: le novità della legge di bilancio

La L. n. 145/18, di bilancio per l’anno finanziario 2019, prevede alcune importanti determinazioni che riguardano l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Tre commi dell’art. 1 appaiono di particolare rilevanza: il 561, il 792 ed il 1138.

Il comma 561 incrementa di 25 milioni di euro annui il finanziamento per l’assistenza all’autonomia e comunicazione degli alunni con disabilità frequentanti le scuole secondarie di secondo grado. Tale indicazione, tuttavia, contiene un’ambiguità, poiché fa riferimento ad un incremento rispetto all’autorizzazione di spesa contenuta nella L. n. 205/2017. Quest’ultima, però, aveva concesso uno stanziamento solo per il 2018 e non per gli anni successivi ad esso. Tecnicamente, quindi, non essendovi nessun precedente stanziamento autorizzato sugli anni citati, l’incremento sarebbe sullo zero ed i 25 milioni annui sarebbero anche la cifra finale destinata a tali funzioni. Riteniamo comunque che si tratti di un mero errore formale e che molto probabilmente su questo aspetto saranno date delle precisazioni.

Il comma 792 riguarda invece alcune importanti novità concernenti il reclutamento del personale docente delle scuole secondarie, che modificano significativamente il D. lgs n. 59/17. Quest’ultimo prevedeva, al fine dell’assunzione dei docenti a tempo indeterminato, un percorso formativo ed esperienziale triennale dopo il superamento del concorso. Tale percorso viene di fatto annullato per ogni classe di concorso e sostituito dal pregresso percorso annuale di formazione iniziale e di prova. Di fatto viene ripristinato il vecchio sistema dell’immissione in ruolo subito dopo il concorso, con un anno di prova e l’obbligo, per chi supera tale anno, di permanenza per ulteriori 4 anni nella stessa sede e cattedra di titolarità.

I DOCENTI DI SOSTEGNO – Per quanto concerne l’accesso ai percorsi di specializzazione per le attività di sostegno si prevede il possesso di uno dei seguenti requisiti: abilitazione specifica all’insegnamento oppure laurea più 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, con riferimento alle procedure distinte per la secondaria di primo o secondo grado. Viene inoltre eliminata la terza prova scritta specifica sulle didattiche inclusive nel concorso per aspiranti docenti per il sostegno.

I docenti che aspirano a lavorare su posto di sostegno dovranno conseguire la specializzazione seguendo un corso annuale (60 CFU), superare il concorso specifico per il sostegno, superare l’anno di prova e permanere per altri 4 anni sulla stessa sede e sul sostegno. Viene infine ripristinato il diritto al trasferimento su posto comune dopo 5 anni tramite trasferimento per mobilità territoriale. Tale aspetto è di grande rilievo perché impedisce quella separazione delle carriere che di fatto era stata introdotta con il D. Lgs. 59/17 e che aveva suscitato non poche perplessità.

Il comma 1138 proroga al 1/9/2019 l’entrata in vigore di alcune delle novità ed abrogazioni previste nel D.Lgs. n. 66/17, dedicato all’inclusione scolastica. Si tratta del decreto riguardante la valutazione della disabilità, il Profilo di Funzionamento, le modalità per l’elaborazione dei piani educativi individualizzati ecc. Si tratta, cioè, di una norma di grande rilievo, che ridefinisce competenze e responsabilità, molto complessa e meritevole di aggiustamenti. Così, in vista di un decreto correttivo, l’entrata in vigore viene rimandata in previsione di opportuni correttivi.

In merito alle risorse per il sostegno, la legge di bilancio sembrerebbe prevedere una riduzione di circa 70 milioni rispetto alla precedente legge di bilancio. Nelle relative tabelle sarebbe prevista una spesa via via in diminuzione, fino ad un miliardo di meno nel 2021.
Il ministro M. Bussetti, però, smentisce: le tabelle che stanno circolando in questi giorni vanno lette bene. Da quest’anno le risorse per le supplenze del sostegno vengono individuate anno per anno. Quindi con le prossime manovre saranno di volta in volta iscritte in bilancio, programmando la spesa sulle necessità previste. Il Ministero continuerà sempre a garantire il sostegno a chi ne ha bisogno.

A breve, ricordiamo, partirà il prossimo corso di specializzazione: si prevede la formazione di 40000 docenti di sostegno in tre anni.

Tratto da:
https://www.disabili.com/scuola-a-istruzione/articoli-scuola-istruzione/legge-di-bilancio-cosa-cambia-per-l-inclusione-scolastica