Legge elettorale, nuove prove di intesa: si riparte dal ‘Rosatellum bis’. Ma Svp già prende distanze

I Democratici annunciano un nuovo testo base che prevede duecentotrentuno collegi uninominali maggioritari (tra cui quelli del Trentino Alto Adige), gli altri con il proporzionale. Trattative in corso con Fi. Contrario il M5s. Renzi pessimista

ROMA – Il Pd ci prova ancora e propone una nuova versione della legge elettorale, la quinta negli ultimi sei mesi. Duecentotrentuno collegi uninominali maggioritari (e tra questi il Trentino Alto Adige), gli altri con il proporzionale. È questa l’equazione politica che terrà insieme le richieste di Svp (che chiede collegi maggioritari per loro vantaggiosi in quelle Regioni). E il vincolo imposto a giugno dall’Aula, quando fu votato a sorpresa un emendamento Fi-M5s (Biancofiore-Fraccaro) che estende il sistema proporzionale anche ai collegi del Trentino Alto Adige. E fissa il numero dei collegi uninominali a 231.

Il fatto che quel voto non possa più essere modificato né in commissione né in aula ha rappresentato per i partiti uno spinoso problema politico. Tale vincolo del resto è stato confermato dalla presidente Boldrini che ha bocciato un lodo di Fi che proponeva con una norma transitoria di rinviare alla prossima legislatura l’entrata in vigore della legge elettorale. Quel lodo di Fi, in sostanza, avrebbe violato il principio giuridico del ne bis in idem (non si può ri-votare su un tema già votato dall’assemblea). E sarebbe stato un modo per aggirare il voto vincolante dell’aula. Una decisione che conferma la posizione già espressa dal presidente della commissione Affari Costituzionali Andrea Mazziotti.

A questo punto l’unico modo per soddisfare la richiesta del Svp e rispettare il vincolo imposto dall’emendamento Biancofiore-Fraccaro è quello di prevedere in via generale 231 collegi maggioritari tornando a una nuova versione del Rosatellum. E facendo morire il sistema tedesco.

Potrebbe essere questo il testo –  chiamato Rosatellum bis, dal nome del capogruppo dei deputati dem Ettore Rosato – che sarà depositato giovedì in commissione Affari Costituzionali dal deputato Emanuele Fiano. Testo che  inevitabilmente porterà a coalizioni. Se così fosse, al momento sarebbero favorevoli Pd, Lega, Verdiniani (e forse alfaniani). Sarebbe contrario il M5s (che si è sempre opposto al maggioritario) e probabilmente anche Mdp.

E sarebbe ancora in dubbio Berlusconi, che vorrebbe evitare di trattare con Meloni e Salvini sui candidati nei collegi uninominali. La partita politica resta aperta e non è escluso che nella riunione che si dice potrebbe tenersi domani anche il capogruppo di Fi Renato Brunetta, fino a poco tempo fa tra i più forti oppositori a questa soluzione, possa cambiare idea.

Tutti i dubbi di Svp
L’ipotesi della nuova versione del Rosatellum con il 64% di proporzionale e il 36 di maggioritario non sarebbe condivisa dalla Svp. Lo dice Daniel Alfreider del gruppo Autonomie, al termine dell’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali. “La quota di maggioritario”, aggiunge, così “non va bene, sarebbe troppo bassa”.

Il pessimismo di Renzi

“Il Pd ci ha provato, ci prova e ci proverà” a cambiare la legge elettorale. Ma il Pd “da solo non ha i numeri” e fare la legge “dipende dagli altri. E non sono molto ottimista”. Lo ha detto Matteo Renzi a Carta Bianca.

Tratto da: http://www.repubblica.it/politica/2017/09/19/news/legge_elettorale_il_pd_ci_riprova_in_arrivo_il_rosatellum_bis_-175921037/camera-voto-ansa-kS0G--258x258@IlSole24Ore-Web