Mense scolastiche: 26 esuberi, la guerra del panino libero fa le prime vittime

lLa “guerra del panino libero” lascia sul campo le prime vittime. Ventisei lavoratrici della Camst, una delle ditte appaltatrici del servizio mensa nelle scuole di Torino, rischiano di essere lasciate a casa. Per il momento, il personale in esubero sarà messo in ferie forzate fino a febbraio. “La nostra speranza – fa sapere l’azienda – è che la richiesta di pasti possa aumentare, affinché le persone che oggi lavorano con noi continuino a farlo anche in futuro, ma se così non fosse saremo costretti a ipotizzare nuovi scenari”. Scenari tra cui figura anche il licenziamento, anche se Camst vorrebbe non arrivare a tanto.

L’allarme esuberi parte da Palazzo di Città, dove i rappresentanti sindacali e alcune addette delle mense scolastiche sono stati ascoltati ieri in commissione istruzione. “La Camst ci ha comunicato informalmente 26 esuberi – ha dichiarato Letizia Capparelli della Filcams Cgil – Ed è un dramma se si considera che si tratta nella maggior parte dei casi di donne monoreddito. L’azienda ha chiesto una maggiore flessibilità per gestire gli esuberi. Ipotizzando uno spostamento del personale in eccesso in altri centri cottura, le addette si troverebbero costrette a compiere viaggi molto lunghi, per 3 ore di lavoro al giorno”.
Dall’archivio: l’origine della battaglia
Le 600 lavoratrici impiegate dalla Camst per l’appalto delle scuole di Torino percepiscono in media uno stipendio di 450 euro al mese per 15 ore di lavoro alla settimana. Ora ventisei di loro rischiano di restare a casa per colpa del calo di produzione dovuto alla “liberalizzazione del panino”. “Solo nel mese di ottobre – chiarisce l’azienda – abbiamo registrato una riduzione delle comande per un totale di 1.472 pasti al giorno, un calo del 9,63 per cento della produzione”.
Un fenomeno, tiene a precisare Camst, “decisamente dovuto alla recente sentenza “del panino da casa”, che ha creato non pochi disagi gestionali”.
E ha costretto la ditta a rivedere le proprie esigenze. “L’azienda sta rispondendo provando a tenere in forza il personale, nonostante i parametri indicati nel capitolato d’appalto siano di un addetto ogni 55 pasti. Ma nel medio periodo – riconosce Camst – non è ipotizzabile mantenere lo stesso numero di addetti. Così, con 1.475 pasti in meno, abbiamo calcolato che ci saranno circa 26 persone in esubero”.

Tratto da: http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/11/15/news/mense_scolastiche_26_esuberi_la_guerra_del_panino_libero_fa_le_prime_vittime-152030382/