ILEANA ARGENTIN

(AGI) – Roma, 27 ott. – I Radicali italiani hanno depositato alla Camera le 85mila firme raccolte a sostegno della legge di iniziativa popolare per superare la legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Un testo che propone l’apertura di canali legali e sicuri di ingresso per il lavoro nel nostro Paese, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri gia’ radicati nel territorio, misure per l’inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l’effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l’abolizione del reato di clandestinita’. “Il problema e’ urgente e l’aggiunta di questa proposta allo Ius soli, credo sia il tema portante non solo in Italia ma in Europa”, dice Emma Bonino a margine dell’incontro organizzato a piazza Montecitorio da Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani al quale hanno partecipato rappresentanti di Acli, Arci, Centro Astalli e altre organizzazioni che hanno promosso e contribuito alla raccolta delle firme. “Se vogliamo essere seri e guardare a come governare il presente e il futuro del continente europeo questa questione e’ la piu’ dirompente”, aggiunge Bonino che avverte: “Se non mettiamo ordine a livello europeo rischiamo di procurare guai inutili. Spero che lo ius soli trovi modo di essere approvato, poi questa legge sara’ la numero uno della prossima legislatura”. Bonino sottolinea anche la grande adesione giunta dai sindaci: “Sono stati determinanti sia al nord che al sud. Ho cercato di andare nelle zone piu’ ostiche del Paese perche’ predicare ai convertiti puo’ essere gratificante ma non utilissimo. Ho girato l’Italia ovunque e la adesione dei sindaci, che sono quelli che gestiscono il problema, e’ stata fondamentale. Il problema e’ gestibile ma in Italia ci stiamo comportando come in Europa perche’ 6mila sindaci non hanno aderito al sistema e bisogna ora convincerli in qualche modo”.