Nao, il robot che “studia” con i bambini disabili

Bosco Marengo – Nao parla diciannove lingue, ascolta e “pensa”. E’ stato programmato per giocare con i bambini autistici e per assistere ed intrattenere gli anziani, in alcune fasi dei percorsi di riabilitazione. Il robot di ultima generazione di Ibm sarà uno degli ospiti d’onore di Abilitando 2017, la fiera dedicata alla tecnologia a servizio della disabilità, in programma a Bosco Marengo, nel complesso monumentale di Santa Croce, il 6 e 7 ottobre.

E’ il secondo appuntamento, dopo la pausa di un anno, per la fiera – convegno organizzata dall’associazione Abilitando, insieme al Cissaca, l’ente per i servizi sociali dell’alessandrino e il Rotary Libarna e Alessandria. L’idea di base è quella di uno spazio espositivo di 2mila metri quadrati dove le aziende e le associazioni metteranno in mostra le novità in fatto di risoluzione delle problematiche legate alla disabilità, che sia visiva, motoria o di altro tipo.

Il robot Nao, insieme al “collega” Pepper, rientra in quest’ambito: grazie ad una serie di sensori è in grado di interagire, parlare e in qualche modo assistere nello studio bambini, gli anziani nella riabilitazione degli arti superiori, nell’ascolto, grazie a lenti acustiche per disabilità uditive, nelle funzioni tattili, grazie a tavolette e braccialetti o sensori sonori per persone non vedenti.

Altra preziosa chicca è la nuova versione di una applicazione, GuidApp, sviluppata proprio ad Alessandria, grazie alla collaborazione con il dipartimento scientifico dell’Università Avogadro. Si tratta di una sorta di nuovo navigatore in grado di guidare i non vedenti nelle visite a mostre e musei. GuidApp ha fatto la sua comparsa durante la mostra “Alessandria città delle Biciclette” e,in occasione di Abilitando, ne viene presentato l’aggiornamento e le possibili applicazioni. Tra gli espositori, ci saranno il museo del Mare di Genova e il sito archeologico di Pompei.

Ampio spazio anche ai convegni: venerdì 6 di disabilità e tecnologie e, nel pomeriggio, alle 14, di accessibilità ai musei. Sabato il focus sarà su sport e disabilità, con la testimonianza di campioni italiani alle para olimpiadi. Sempre sabato, in due distinti momenti, alle 10 e alle 12, nel “salotto Mwa-Ibm”, verrà presentato il robot Nao e si parlerà di cyberbullismo.

Tratto da: http://www.ilsecoloxix.it/p/basso_piemonte/2017/10/03/ASqD62kJ-studia_bambini_disabili.shtml

Roma, 27 set. (askanews) - Una sofisticata versione del robot NAO - robottino umanoide alto 60 cm per 5 kg di peso e 25 gradi di libertà - sarà sviluppata per aiutare i bambini affetti da autismo. È quanto nascerà dalla collaborazione dei ricercatori del Laboratorio di robotica dell'Enea con il centro polivalente per disabili "Pesci Rossi" di Triggiano, in provincia di Bari. Recenti ricerche hanno infatti suggerito che i bambini con autismo, - si legge nell'ultimo numero del bisettimanale ENEAinform@ - se fatti interagire con robot specializzati, mostrano alcuni comportamenti sociali positivi che non sono osservati quando interagiscono con i loro coetanei e terapisti.  	"Questa collaborazione con il centro 'Pesci Rossi' - spiega il ricercatore Enea Andrea Zanela - permetterà di estendere al comparto sociale i risultati della ricerca pubblica, con il trasferimento delle nostre conoscenze sulla robotica sviluppata per altri settori in nuovi campi applicativi, in particolare in ambito psicoeducativo e terapeutico nei percorsi assistenziali dei disturbi dello spettro autistico". "Il processo che abbiamo introdotto nella sperimentazione - aggiunge Zanela - parte dall'incremento dell'attenzione condivisa per arrivare a sviluppare, attraverso processi imitativi, l'interazione a tre, ovvero del bambino con il robot e con un altro compagno, che può essere un altro bambino, un genitore, un insegnante o un medico". L'importanza di questa forma di interazione, nota come interazione robot-mediata, è stata dimostrata in diversi studi e sfrutta il robot come perno sociale che aiuta a suscitare interazioni tra il bambino e gli altri esseri umani. "Interagendo in questo modo - conclude Zanela - il bambino manifesta comportamenti e azioni che non sono tipici di un bambino con autismo: c'è qualcosa nella presenza del robot che aiuta il bambino a compiere queste azioni". 	Il Laboratorio Intelligenza Distribuita e Robotica per l'Ambiente e la Persona dell'Enea progetta e realizza robot per applicazioni in diversi campi: robot sottomarini per la navigazione e raccolta di dati relativi a caratteristiche idrologiche, chimiche, biologiche e geologiche; robot terrestri per la navigazione, manipolazione, esplorazione terreno, rilevazione ostacoli, e l'auto-localizzazione; robot spaziali per teleoperazioni avanzate, esplorazioni in ambienti ostili e ignoti, auto-localizzazione e docking automatico; e robot per la percezione dell'ambiente a cui si affiancano le attività di progettazione della specifica sensoristica. 	L'Enea offre l'occasione per familiarizzare con i concetti di base della robotica con il primo Open Day della Ricerca organizzato il 29 settembre presso i suoi centri di Casaccia e Frascati. Nel centro di Casaccia sarà possibile visitare proprio il laboratorio di robotica e vedere in azioni gli androidi nati in casa Enea. Come NAO, il robottino umanoide che sarà la base della versione da utilizzare nel centro "Pesci Rossi"; PRASSI, il robot terrestre tuttofare impegnato nell'esplorazione dell'ambiente; VENUS, un pesce-robot per il controllo dei fondali e delle strutture sottomarine; TWIZY una supercar ecologica equipaggiata con un sistema di supporto per le persone ipoacusiche e per finire un drone a quattro eliche pronto a misurare inquinanti ed emissioni termiche. Presso il centro ENEA di Frascati sarà invece possibile partecipare a un percorso didattico guidato durante il quale sarà presentato un braccio robotico che attraverso un dispositivo sensibile al movimento del corpo umano è in grado di copiarne e riprodurne il movimento; un mini-drone pilotabile da pc; una mini-auto elettrica in grado di instradarsi autonomamente in pista attraverso una telecamera di bordo,  tutti dispositivi robotici i cui sistemi di controllo software sono stati ideati e realizzati dall'Università di Roma "Tor Vergata" in collaborazione con i ricercatori Enea.