Non fecero curare la figlia poi morta di leucemia, genitori accusati di omicidio colposo

pPADOVA – Omicidio colposo per non aver curato la figlia dal tumore. Con l’aggravante della cosiddetta “previsione dell’evento”. È l’accusa che la procura di Padova muove contro Lino Bottaro e Rita Benini, i genitori di Eleonora Bottaro, la giovane stroncata dalla malattia lo scorso 29 agosto. La famiglia abbracciava le cosiddette cure alternative, in particolare il metodo Hamer. Forte di questo principio il padre ha osteggiato la chemioterapia fin dal primo momento.

Quando la giovane ha contratto la malattia era ancora minorenne e per questo il caso coinvolse anche il tribunale dei minori di Venezia oltre che il comitato etico dell’azienda ospedaliera di Padova. Fin da subito i medici si espressero chiaramente sulle previsioni cliniche: senza la medicina tradizionale sarebbe stata morte certa. Fu un iter lungo e travagliato, un braccio di ferro nel corso del quale marito e moglie persero anche la patria potestà sulla ragazzina ancora minorenne.

Dopo la sua morte la procura di Padova ha aperto un’indagine sentendo tante persone che avevano un rapporto con Eleonora, per capire il grado di condizionamento dai genitori e se questi tentavano di inculcarle le loro teorie. Sono stati sentiti gli amici, i compagni del gruppo scout e anche il fidanzato. Sono state acquisite tutte le cartelle cliniche, comprese quelle depositate nella clinica svizzera in cui per un periodo la giovane è stata ricoverata. Alla fine gli inquirenti hanno deciso di muovere verso i genitori questa grave accusa.

Secondo il procuratore di Padova Matteo Stuccilli “risulta che i genitori, violando l’obbligo di tutela insito nella potestà genitoriale, da un lato si opponevano alla terapia chemioterapica, osteggiata fin dal primo intervento medico, dall’altro ingeneravano nella figlia Eleonora una falsa rappresentazione della realtà sia in ordine alla gravità e mortalità della patologia da cui era affetta (leucemia linfoblastica acuta) sia con riferimento alla idoneità e adeguatezza

 

curativa soltanto dei rimedi da essi proposti, privi di qualsiasi validità scientifica. In tal modo inducevano in Eleonora il falso convincimento che la terapia chemioterapica fosse non solo necessaria ma addirittura nociva e interferivano in ogni scelta medica”.

Tratto da : http://www.repubblica.it/cronaca/2017/04/27/news/non_fecero_curare_la_figlia_poi_morta_di_leucemia_genitori_accusati_di_omicidio_colposo-164010707/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P3-S1.8-T1