ILEANA ARGENTIN

(OMNIROMA) Roma, 19 FEB – “Dopo oltre un anno dell’apertura ‘palestra della legalità’ a Ostia neanche l’ombra. Il campidoglio a 5 stelle giustifica il ritardo convergendo la responsabilità a un cavillo burocratico. L’espressione ‘Uso servizi’ al posto dell’attuale ‘Uso servizi adiacenza distribuzione benzina’ impedisce da mesi la conclusione del passaggio di proprietà, e quindi niente palestra. Questo il motivo per cui il Dipartimento Programmazione Attuazione Urbanistica ha rinviato per ben tre volte l’incontro con i sottoscrittori del protocollo siglato tra Regione Lazio e terza sezione del Tribunale che gestisce i beni sequestrati e confiscati. Mi risulta assurdo quanto irritante il rimpallo burocratico-amministrativo. Il passaggio e la rinascita della struttura improntata alla legalità potrebbe avvenire già da ora, sono invece passati mesi senza alcun intervento né da parte della sindaca Raggi né dell’attuale presidente del Municipio X, Di Pillo. Sui beni confiscati il M5S predica bene e amministra male. Assegna in un lampo le proprietà capitoline agli amici degli amici, ma quando si tratta di concretizzare trasparenza e legalità, i grillini trasformano tutto in parole vuote, facendo vincere nei fatti solo l’immobilismo”. Così in una nota il consigliere capitolino PD Marco Palumbo.