Ostia, Roberto Spada aggredisce troupe della trasmissione Rai «Nemo». Non sarà arrestato

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Roberto Spada, fratello del boss condannato a 10 anni, ha fratturato con una testata il naso a Daniele Piervincenzi, cronista della trasmissione tv Nemo 

Una testata in pieno volto in risposta alle domande sull’appoggio politico dato a CasaPound. Poi l’inseguimento con uno sfollagente, vibrato contro giornalista e cameraman della troupe della trasmissione Rai «Nemo». Ostia, il municipio della Capitale tornato al voto dopo due anni di commissariamento per mafia, non si è ancora liberato della sua malavita.

Nessun arresto

Daniele Piervincenzi, che microfono alla mano conduceva l’intervista in toni che sembravano distesi, finisce in ospedale col naso rotto (dimesso in serata). Il videomaker Edoardo Anselmi riporta qualche livido. L’aggressore, Roberto Spada, fratello minore del capoclan Carmine «Romoletto» che ha in primo grado una condanna a 10 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso, viene indagato per lesioni. Il referto medico può riqualificarle in gravissime. Senza flagranza non può esserci arresto ma è possibile un fermo differito. Il fascicolo è affidato alla Dda capitolina.

La telefonata del premier

La sindaca Virginia Raggi parla di gesto «inaccettabile» e telefona al ministro dell’Interno, Marco Minniti. Il Viminale la valuta «una questione molto grave per il fatto in sé, per la caratura dell’aggressore e perché è stato colpito un organo di stampa in campagna elettorale». Piervincenzi riceve una telefonata di solidarietà anche dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni. Di «ignobile violenza» parla il presidente del Senato, Pietro Grasso, mentre il segretario del Pd, Matteo Renzi, lo definisce un atto «dal terribile valore simbolico». Per Luigi Di Maio, candidato premier dei Cinquestelle, è un «episodio intollerabile». Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia, invoca «giustizia».

«Ha fatto bene»

Ma attestati di solidarietà arrivano anche a Roberto Spada sulla sua pagina Facebook, dove si «giustifica», in un post poi rimosso, con le «30 interviste» fatte in questi giorni: «A te, la mia solidarietà», gli scrive Maurizio Boccacci, capo di «Militia», estrema destra romana. «A Robe’, quando ce vo ce vo»; «Hai fatto bene»; «Giornalisti de m….», scrivono altri utenti. «Spada non è un nostro esponente», prende invece le distanze Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound. Il video è la parte finale di un colloquio in cui il giornalista chiede spiegazioni sull’appoggio dato da Spada a CasaPound via social network. Il movimento neo fascista ha preso il 9,08% dei voti domenica scorsa, e può essere decisivo nel ballottaggio del 19 novembre. Nel quartiere Nuova Ostia, fortino del clan, il dato sale al 18%. «Non leggo i giornali…Tu lo sai?… Non me ne frega un c…» risponde Spada alla domanda ripetuta da Piervincenzi, poi, mentre sembra congedarsi, lo colpisce. Le ultime inchieste dei pm romani svelano come gli Spada abbiano di fatto soppiantato il potente clan Fasciani, decimato da arresti e sentenze, nel controllo criminale del litorale, dopo essere stati loro sottoposti. E questo anche grazie ai solidi appoggi avuti nella pubblica amministrazione locale. Unite nella condanna le sfidanti al ballottaggio: «Bisogna prendere le distanze da certi soggetti», dice Giulia di Pillo di M5S (30,2% al primo turno). «Mi batterò per sicurezza e legalità», dice Monica Picca del centrodestra (26,68%).

«Violenza clan Spada inaccettabile. Solidarietà a giornalista e film maker di @NemoRai2 aggrediti a Ostia. Fermeremo criminalità e estremismi a Roma». Lo scrive su twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Tratto da: http://www.corriere.it/video-articoli/2017/11/08/voto-ostia-troupe-trasmissione-rai-nemo-aggredita-membro-clan-spada/caac17f8-c493-11e7-92a1-d24c712a4dfa.shtml