Pd, Matteo Orfini e le tensioni interne «Avrei dovuto chiudere tutti i circoli»

p

Non si ferma la tensione nel Pd romano tra Matteo Orfini ed i circoli, quelli azzerati con la delibera che il Tribunale, qualche giorno fa, ha dichiarato illegittima. E che ora chiedono di poter rientrare a pieno titolo nella vita politica del partito, anche in vista del congresso di giugno. Una richiesta che il presidente del Pd pare non considerare.
I bilanci mancanti
«Io li avrei dovuti chiudere tutti i circoli di Roma, bilanci alla mano. O meglio, conti alla mano perché bilanci non ne ho trovati. Sapete com’è, quel fantastico Pd di Roma che c’era prima era talmente trasparente che ci si scordava di fare e approvare i bilanci per poi scaricare la responsabilità su altri, ma sono dettagli ovviamente», così scrive Orfini si Fb. «Avrei dovuto chiuderli perché ho trovato più di 2 milioni di euro di debiti – prosegue – per fargli fronte avrei dovuto destinare ogni euro a pagare quelli».
La terza via
E poi aggiunge: «Ovviamente ho cercato una terza via e questo modello di riorganizzazione ha consentito di ottenere qualche risultato. Primo: gli eletti pagano il contributo, come previsto dalle regole. Secondo: stiamo pagando i nostri debiti. Lo stiamo facendo col Comune mentre con l’Ater stiamo chiudendo un accordo per il rientro delle centinaia di migliaia di euro che dovevamo loro. Accordo che ci consentirà di salvare tutte le sedi».
La replica di Miccoli e Marroni
A lui replica duramente il deputato Marco Miccoli: «È ingeneroso da parte sua re, visto che furono proprio i circoli a votarlo alle “parlamentarie” per fargli fare il deputato. Se fosse coerente, si dovrebbe dimettere da parlamentare». Il collega Umberto Marroni twitta: «Da Orfini gravissime dichiarazioni su opacità bilanci. È bene che si faccia chiarezza per evitare ombre sul congresso»

Non si ferma la tensione nel Pd romano tra Matteo Orfini ed i circoli, quelli azzerati con la delibera che il Tribunale, qualche giorno fa, ha dichiarato illegittima. E che ora chiedono di poter rientrare a pieno titolo nella vita politica del partito, anche in vista del congresso di giugno. Una richiesta che il presidente del Pd pare non considerare.
I bilanci mancanti
«Io li avrei dovuti chiudere tutti i circoli di Roma, bilanci alla mano. O meglio, conti alla mano perché bilanci non ne ho trovati. Sapete com’è, quel fantastico Pd di Roma che c’era prima era talmente trasparente che ci si scordava di fare e approvare i bilanci per poi scaricare la responsabilità su altri, ma sono dettagli ovviamente», così scrive Orfini si Fb. «Avrei dovuto chiuderli perché ho trovato più di 2 milioni di euro di debiti – prosegue – per fargli fronte avrei dovuto destinare ogni euro a pagare quelli».
La terza via
E poi aggiunge: «Ovviamente ho cercato una terza via e questo modello di riorganizzazione ha consentito di ottenere qualche risultato. Primo: gli eletti pagano il contributo, come previsto dalle regole. Secondo: stiamo pagando i nostri debiti. Lo stiamo facendo col Comune mentre con l’Ater stiamo chiudendo un accordo per il rientro delle centinaia di migliaia di euro che dovevamo loro. Accordo che ci consentirà di salvare tutte le sedi».
La replica di Miccoli e Marroni
A lui replica duramente il deputato Marco Miccoli: «È ingeneroso da parte sua re, visto che furono proprio i circoli a votarlo alle “parlamentarie” per fargli fare il deputato. Se fosse coerente, si dovrebbe dimettere da parlamentare». Il collega Umberto Marroni twitta: «Da Orfini gravissime dichiarazioni su opacità bilanci. È bene che si faccia chiarezza per evitare ombre sul congresso»

Tratto da: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_marzo_24/avrei-dovuto-chiudere-tutti-circoli-accuse-presidente-matteo-orfini-819b1f90-10c1-11e7-8dd1-8f54527580f3.shtml