Pedofilia: il cardinale Pell in carcere, revocata la libertà su cauzione

violenza

Pedofilia: il cardinale Pell in carcere, revocata la libertà su cauzione

Ieri il numero tre del Vaticano era stato giudicato colpevole per due abusi sessuali negli anni ’90. Pell sarà detenuto nella Assessment Prison di Melbourne, in attesa della sentenza prevista per il 13 marzo
CITTÀ DEL VATICANO – Revocata la libertà di cauzione per il cardinale australiano George Pell, dichiarato colpevole da una giuria di abusi sessuali. Il porporato, fra le più alte cariche della Santa Sede, è stato riconosciuto colpevole di abusi su due minorenni del coro nella sacrestia della cattedrale di Saint Patrick, negli anni Novanta, quando era arcivescovo a Melbourne.

Il 77enne sarà detenuto in un centro di custodia cautelare fino alla sua condanna, quando sarà trasferito in una prigione. La sentenza verrà emessa il 13 marzo. Pell, che ha presentato ricorso, rischia fino a 50 anni di carcere per i 5 reati attribuitigli, fra i quali anche quello di oltraggio al pudore. Una delle due vittime ha fatto sapere di aver provato «vergogna, solitudine, depressione» per anni e che «non è ancora finita». L’altro è morto nel 2014 di overdose, una fine secondo la famiglia direttamente collegabile al trauma subito.

Pell è il più alto prelato della gerarchia ecclesiastica dichiarato colpevole per questo tipo di reati. Il tesoriere e numero tre del Vaticano all’epoca dei fatti aveva 55 anni. La giuria aveva emesso il verdetto a dicembre, ma il giudice aveva impedito di renderla pubblica per evitare che influenzasse un altro processo contro Pell, per un atto di pedofilia che avrebbe commesso negli anni ’70. Dopo che la procura ha ritirato le accuse su questo secondo caso, è stato reso noto il verdetto.

“Per garantire il corso della giustizia il Santo Padre ha confermato le le misure cautelari già disposte nei confronti del Cardinale. Ossia il divieto in via cautelativa dell’esercizio pubblico del ministero e, come di norma, il contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età”, ha detto ieri il portavoce vaticano Alessandro Gisotti. Sempre ieri Pell, all’uscita del tribunale di Victoria, è stato accolto da una folla inferocita: qualcuno gli ha urlato “mostro”, altri gli hanno augurato di “marcire all’inferno”.

Tratto da: https://www.repubblica.it/vaticano/2019/02/27/news/pedofilia_pell_in_carcere_revocata_liberta_cauzione-220237677/?refresh_ce