Piazza Grande, Zingaretti: “Ricostruiamo il Pd, basta divisioni e rotture”. Martina: “Restiamo uniti”

ppMartina: “Gli avversari a destra”. Poi iIl segretario dem conferma: “I primi di febbraio ci saranno le primarie e dopo il Forum di fine ottobre a Milano partirà il percorso che ci porterà all’appuntamento dei gazebo”

Oltre 3.200 adesioni da tutta italia, 600 tra sindaci e amministratori locali. Parte ‘piazza grande’, la kermesse organizzata da Nicola Zingaretti nel week end a Roma alla Ex Dogana, nel quartiere San Lorenzo, per lanciare la sua candidatura al congresso Pd. Arriva anche il segretario del partito. “Il nostro avversario è la destra – ha dichiarato Maurizio Martina – ci serve unità e apertura. Tutti contribuiscano”.

Il segretario dem ha poi “Lavoriamo insieme, l’avversario è la destra, dobbiamo essere uniti e aperti”, ha ribadito il segretario del Pd sottolineando il fatto che “la pluralità dei candidati al Congresso non deve far paura”. “C’è una battaglia fuori di noi, per questo va ascoltato chiunque scommette sulle prospettive del Pd. C’è una destra che vuole uscire dall’euro, che soffia sulle paure, come dimostra anche oggi il caso della mensa dei bimbi a Lodi”.

 

“È fondamentale – ha detto ancora Martina – ripartire dai territori, dalla comprensione di bisogni inascoltati da parte dei cittadini su temi concreti come il lavoro. La sfida alla destra va portata lì. La questione sociale è la questione decisiva. Il disastro che la destra sta compiendo con la manovra va attaccato dal punto di vista dell’iniquità sociale che sta generando e genererà per famiglie, imprese, per i più deboli”.

A proposito del dibattito interno al partito, della candidatura ancora in forse dell’ex ministro dell’Interno Marco Minniti (e del rischio spaccature che si sta delineando nonostante la richiesta di “unità” fatta dai manifestanti di Piazza del Popolo) sulla candidatura alle primarie per la segreteria, Martina ha precisato: “La mia candidatura? Io sto lavorando, faccio il segretario del Pd e intanto che lo faccio provo a svolgere il mio compito per tutti, come è giusto che sia. Poi si vedrà”.

Il segretario dem ha poi confermato che “ai primi di febbraio ci saranno le primarie e dopo il Forum di fine ottobre a Milano partirà il percorso che ci porterà all’appuntamento dei gazebo”. “Noi dobbiamo organizzarci meglio – ha ammesso – e confido che il congresso sia un’occasione per fare questo lavoro. Ci serve un congresso che parli al Paese”.
rep

 

“Credo che noi dobbiamo offrire all’Italia una nuova speranza – ha affermato il governatore della Regione Lazio – chi ha vinto le elezioni il 4 marzo ci è riuscito, è giusto ammetterlo, ma ha iniziato a tradire quella fiducia”.

“Volevano un Paese con meno povertà e più giustizia – ha aggiunto Zingaretti – in pochi giorni stanno distruggendo le speranze di tantissimi italiani, colpendo e massacrando soprattutto le giovani generazioni. Quindi sarà un cammino lungo, perchè non sarà facile, ma bisogna combattere perchè ce lo chiede questo Paese, ripeto, per voltare pagina costruendo una nuova speranza e salvare l’Italia”, ha aggiunto Zingaretti.

A proposito del dibattito interno al partito, Zingaretti ha rilanciato la polemica di alcuni giorni fa – pur senza citarli – contro i renziani. “Si è cercata non la lealtà, ma la
fedeltà”, ha polemizzato. Quindi, ha proposto di “riigenerare una cultura politica che abbia come anima l’apertura, l’inclusione, lo spirito di servizio (che deve avere la politica). E l’umiltà che comincia dall’ascolto di chi ha bisogno di noi”.
A fianco del governatore del Lazio gli amministratori

Ha aperto i lavori la parlamentare dem Paola De Micheli che ha chiamato a raccolta “persone diverse per cambiare l’italia, a partire da una reazione a questo governo, perchè i suoi provvedimenti sono figli di idee che non condividiamo”. “Non accettiamo – ha aggiunto – un governo che insulta le donne, non accettiamo che l’ignoranza sia considerata migliore del sapere e non accettiamo gli attacchi alle istituzioni”.

La mattinata è dedicata alla voce degli amministratori locali, in platea ad ascoltare anche l’ex ministro del lavoro Giuliano Poletti. “Dobbiamo ripartire dalla base, dai nostri valori senza avere paura, dobbiamo avere il coraggio di dare identità a certi valori”, ha sottolineato il sindaco di Latina, Damiano Coletta (fu eletto a capo di liste civiche), che poi ha ricordato la mozione contro la legge 194 a Verona.

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha ribadito che “per ricostruire un centro-sinistra inclusivo abbiamo bisogno di un programma di governo e di partire dalle cose reali, come abbiamo fatto a bologna con i patti di collaborazione”.

Il presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli ha sottolineato che “Zingaretti è la persona giusta ed è giusto partire dai sindaci e dagli amministratori, perchè i problemi gli arrivano addosso. Prendiamoci impegni che si possono mantenere e battiamoci con forza”, è la sua ricetta. A sostegno del governatore della Regione Lazio tra gli altri i primi cittadini di Cerveteri, Orvieto e Caserta.

Tratto da:
https://www.repubblica.it/politica/2018/10/13/news/pd_martina_a_piazza_grande_gli_avversari_sono_fuori_noi_restiamo_uniti_-208855204/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1