Posillipo, nuoto vietato a bimbi e ragazzi disabili

Il circolo Posillipo sospende le lezioni di nuoto per bambini e ragazzi disabili. Abolita la corsia destinata all’allenamento dei portatori di handicap e iscrizioni bloccate fino a data da destinarsi. «La pallanuoto ha la priorità – commenta l’istruttrice del circolo nautico, Consuelo Zarrilli – stiamo cercando di recuperare un po’ di spazio per i disabili ma non sono in grado di dirvi se ci riusciremo oppure no. Dobbiamo riparlarne a ottobre». Stop ai corsi, dunque, almeno per il momento. Anche se sul sito del club si annuncia con molta enfasi che «è ripresa la nuova stagione dello sport rossoverde».

E che «per tutte le discipline è possibile iscriversi anche solo telefonando, o passando in segreteria, ogni giorno dalle 10 alle 17.30». Con un invito finale: «Vi aspettiamo numerosi: bimbi, giovani e adulti». Disabili non ammessi però non c’è scritto: i genitori dei ragazzini che fino alla scorsa stagione nuotavano in quella piscina sono stati avvisati dalla Zarrilli con un breve ma efficace messaggio whatsapp: «Non abbiamo più la corsia». Eppure non si può dire che il circolo non sia attento alla solidarietà. Sempre sul sito rossoverde si legge che «nell’ottica di riconoscere e valorizzare gli sportivi, studenti e talenti posillipini maggiormente meritevoli, il circolo ha istituito una borsa di studio destinata agli atleti con elevato merito scolastico e sportivo per l’anno 2017 – 2018».

La borsa di studio dell’importo di 1500 euro – prosegue ancora la nota on line – è coperta dalla donazione del vicepresidente Vincenzo Triunfo e verrà assegnata all’atleta più meritevole tesserato con il Posillipo che pratichi una delle seguenti discipline olimpiche: canoa, canottaggio, nuoto, pallanuoto, scherma, triathlon e vela. Fin qui la pagina delle «news» dell’esclusivo club di Posillipo che se da un lato paga onorevoli borse di studio, dall’altro taglia i corsi a chi ne avrebbe più bisogno degli altri. Intanto la voce dell’abolizione di quelle lezioni comincia a girare nelle sale del sodalizio. Tra i soci c’è già chi ironizza: «Apriamo alle donne e chiudiamo ai disabili, niente male: possiamo farci i complimenti da soli». Anche se non manca chi invece, tra gli stessi soci, ci tiene a sottolineare che «il Posillipo è un club privato che sostiene, o penalizza, chi gli pare e piace».

Ma veniamo ai genitori dei ragazzi esclusi dall’attività sportiva che, con grande amarezza, registrano l’accaduto: «È da un po’ che cercano di allontanarci – commenta Elda Di Stefano, mamma di un adolescente autistico – anno dopo anno sorgevano sempre più problemi, dai giorni da scegliere all’orario ogni volta più limitato. Fin troppo chiaro che l’obiettivo ultimo era quello di abolire il nostro corso. Mio figlio Fabrizio frequenta quella piscina da quando aveva solo tre anni, adesso non so nemmeno come spiegargli che non potrà più andarci». A farle eco c’è Mario Del Gaizo, papà di Federico, anche lui tra gli ex allievi disabili del Posillipo: «Ho avuto pure io un messaggio dall’allenatrice. Consuelo mi comunicava che il circolo non aveva concesso la corsia e quindi i ragazzi non potevano più andare lì nuotare».

Tre volte alla settimana in vasca per meno di un’ora, un momento importante per la crescita di chi, a causa della sua condizione, vive difficoltà quotidiane: «Il nuoto è anche un modo per socializzare, trovare nuovi stimoli, accrescere l’autostima – aggiunge Elda Di Stefano – in piscina i ragazzi imparano a conoscere meglio il proprio corpo e a controllarlo in un ambiente diverso dal solito. Insomma, lo sport è importante per tutti ma per i nostri figli anche di più. Se dobbiamo portarli altrove lo faremo ma da parte del circolo Posillipo non è stato un bel gesto».

Tratto da: http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/posillipo_nuoto_vietato_a_bimbi_e_ragazzi_disabili-3269720.htmlCircolo_Nautico_Posillipo