Renzi: «I grillini ci attaccano con le fake news. Io punto al 40% per governare»

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«Il tempo sarà galantuomo sul caso Consip e Cpl Concordia, questo strano, strano, strano intreccio tra pezzi di istituzioni che fabbricano cose false e polemiche stravaganti». Lo dice Matteo Renzi che, parlando a margine del primo summit dell’Obama Foundation, indica come avversari del Pd i magistrati e i grillini. Quindi aggiunge: «È in atto un tentativo impressionate di condizionare la politica italiana, segnatamente contro il Pd. Ma io penso che noi siamo più forti del falso».

La conversazione comincia col ritorno del terrorismo a New York: «Non bisogna abbassare mai la guardia, perché questo metodo di attacco è difficilissimo da prevedere e fermare. I lupi solitari sono la minaccia più grande. Se a questo aggiungi che la sconfitta di Daesh che fa esplodere in modo drammatico il tema dei foreign fighter, dobbiamo essere molto attenti e lavorare duramente. New York dimostra che nessuno è al sicuro. L’Italia è a rischio, esattamente come tutti gli altri Paesi. In questi anni abbiamo fatto un lavoro straordinario, e non dobbiamo vivere di paura, ma sarebbe da irresponsabili immaginare di essere una zona franca». In America l’attacco è stato subito strumentalizzato politicamente. Il rischio è che avvenga anche in Italia, a partire dallo Ius Soli: «Il buon senso vuole che fenomeni di questo genere uniscano i Paesi, non li dividano. Ciascuno mantiene le sue idee, ma non possiamo immaginare di dividerci davanti al terrorismo. Sullo Ius Soli mi sono impegnato sei mesi fa a non dire più nulla. Quello che penso l’ho scritto nel mio libro, collegandolo alla necessità di aiutare i migranti a casa loro. La valutazione tattica parlamentare spetta al governo: se metterà la fiducia, la voteremo».

A Chicago Renzi ha detto che per battere il populismo servono visione e strategia. Ora spiega quali sono le sfide che l’Italia deve affrontare per vincerlo: «Lavoro, non assistenzialismo. Il populismo grillino vuole il reddito di cittadinanza, noi possiamo guardare in faccia gli italiani dicendo che abbiamo creato un milione di posti di lavoro e che faremo ancora di più. Il secondo punto riguarda il populismo leghista. La sicurezza non può essere sventolata come un vessillo ideologico, dopo che la Lega ha tagliato tutto quello che poteva nel finanziamento delle forze di polizia. Loro giocano il tema della sicurezza sulla paura; noi sulla responsabilità e la creazione di un’idea positiva dell’identità. Il terzo punto è avere un progetto globale per il Paese. Mi hanno preso in giro perché sono venuto a visitare il Fermilab e i cervelli in fuga, ma questo è il futuro dell’Italia: dobbiamo creare un Paese che investa su conoscenza, scienza, tecnologia e innovazione. Capisco che è difficile farlo con i grillini: loro hanno paura dei vaccini e credono nelle scie chimiche. Ma per costruire il futuro del Paese non basta strillare nei talk show o fabbricare fake news, come accaduto in Italia». Renzi ha già idee concrete per la prossima manovra: «Con i 50 miliardi di euro che si libererebbero abbandonando il fiscal compact e tornando ai parametri di Maastricht, si può rivoluzionare il Paese».

Per farlo, però, bisogna vincere le elezioni. Il primo banco di prova è in Sicilia: «In ballo c’è solo l’elezione del presidente della Regione. Chi vuole leggerci altro fa del male alla Sicilia. Noi abbiamo scelto su richiesta del sindaco di Palermo un candidato come il rettore Micari, fuori dal partito, che ha lanciato la sua “sfida gentile” nella campagna in cui si lanciano accuse agli avversari di mafia e di bruciare vivi. Vedremo se pagherà, ma in gioco c’è il governo di questa regione. Importante, ma solo questo». Renzi intanto pensa alle alleanze per le politiche del prossimo anno: «Il Pd avrà come minimo un’alleanza a sinistra e una al centro, e con questo schema siamo convinti di superare agevolmente il 30% in tutti i collegi. Il nostro obiettivo è il 40%, per governare come centrosinistra, ma ciò richiede una grande serietà nel rapporto con gli elettori: se volete evitare la grande coalizione, l’unico modo è che la coalizione di centro sinistra prenda tanti voti. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità, accettando di non essere egemoni: capisco dunque quanto ha detto Emma Bonino e lo condivido. Il Pd comunque ci sarà con la sua forza: è una macchina straordinaria, nonostante venga attaccata da tutti». Il riferimento è al caso Banca d’Italia: «Ci hanno massacrati per una mozione presentata dal nostro capogruppo, che una settimana dopo è stato invitato a farsi bruciare vivo e nessuno ha detto niente».

Renzi pensa che la mozione fosse giustificata: «Il presidente del Consiglio ha scelto il nome e la partita è chiusa. Ma se cancelli il nome e ti concentri su ciò che non ha funzionato sai che tra un mese o tra un anno tutti riconosceranno che la nostra posizione era ed è corretta. Siamo certi che il tempo sarà galantuomo, come lo è stato con il Jobs Act, il Pil, e lo sarà per i presunti scandali di questi mesi come Consip e Cpl Concordia. Il tempo sarà galantuomo anche per la Banca d’Italia, perché lo sa anche un bimbo che qualcosa non ha funzionato». Sul caso che ha coinvolto suo padre, il segretario del Pd non ci vede chiaro: «Aspettiamo che lo dicano i magistrati, ma mi sembra abbastanza sorprendente che pezzi di istituzioni abbiano fabbricato prove false contro di me e la mia famiglia. Attendo il nome dei responsabili».

In vista delle prossime elezioni, teme che in Italia possa succedere qualcosa di simile all’influenza russa negli Usa: «Se uno apre i social, trova decine e decine di news costruite in modo falso o tendenzioso, rilanciate costantemente da reti organizzate. Vale per chi ha detto che sono andato in vacanza in Lamborghini, o parla di casa mia. Falsità sono girate anche sul viaggio in treno. E’ in atto un tentativo impressionate di condizionare la politica italiana, segnatamente contro il Pd. Non tocca a me dire se sono russi visto che la catena organizzativa di comando la scopriranno i magistrati, ma M5S ha costruito tutto sulla falsificazione scientifica, i trolls, le firme false a Palermo, il bilancio falso a Torino, le coperture false del reddito di cittadinanza, le fake news rilanciate in modo costante. Ormai non ci scandalizza più nulla: Grillo ha detto che Las Vegas sta sul mare e Lagos è la città più bella del mondo. Immaginate cosa sarebbe successo, se l’avessero detto Martina o Richetti».

Renzi spera che Macron possa diventare un alleato per superare l’austerità in Europa: «Di sicuro l’Italia non può permettersi altri cinque anni di fiscal compact: chiunque vincerà, dovrà fare questa battaglia, e io credo che la Francia sarà nostra alleata». Non vede problemi, invece, con Trump: «Il rapporto tra Italia e Usa è a prova di bomba, molto più forte delle relazioni personali tra i presidenti. Certo con Obama (che ha incontrato ieri ndr) c’era e c’è ancora tutta un’altra sintonia e amicizia personale , ma anche se con Trump ci sono idee diverse, rimane la necessaria determinazione a lavorare insieme».

Tratto da: http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2017/11/02/ASa56qSK-governare_grillini_attaccano.shtml