settembre
Renzi sul referendum: “Non parlo più delle mie dimissioni. D’Alema e Berlusconi per il No? Il loro è un grande amore
Posted by Ileana Argentin at 10:43 AM. Placed in Rassegna stampa category
Il premier a Rtl: “Il Pil tornerà positivo. E continueremo ad abbassare le tasse, dall’Ires al canone Rai”.
Renzi sul referendum: “Non parlo più delle mie dimissioni. D’Alema e Berlusconi per il No? Il loro è un grande amore
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (ansa)
I bonus fiscali ovvero gli 80 euro restano, confermato il taglio fiscale dell’Ires al 24 per cento e alla stessa aliquota verrà portato il tributo per le società di persone. “Piano piano cerchiamo di ridurre il peso della pressione fiscale. L’Italia era ferma, ora è ripartita”, dice Matteo Renzi a Rtl 102,5. Il premier prepara il terreno per la prossima legge di stabiità e insiste sulla riduzione delle pressione fiscale. “Conosco una sola regola: abbassare le tasse”, aggiunge. E garantisce: “L’anno prossimo abbassiamo ancora il canone della Rai”. Poi rilancia sul referendum: “Se vince il No chi mi conosce sa cosa farò”. Come dire che le dimissioni sono scontate. Ma va spersonalizzato il quesito: “Qui è in gioco il futuro del Paese. Non parlo più di me”. E alle critiche di D’Alema ribatte con il sarcasmo: “Vedo che adesso è sulla stessa posizione di Berlusconi. Sono 30 anni che promettono le riforme, dai tempi delle Bicamerale. In realtà è la storia di un grande amore che non finisce e che va rispettato” .
Si parte da un dato del Pil che nelle previsioni è fermo a 0 nel secondo trimestre del 2016. Ma domani escono i dati definitivi dell’Istat e Renzi è convinto che si vedrà un risultato diverso: “Penso che ci sarà un segno positivo perché ad esempio i servizi sono aumentati e quindi è probabile l’aumento ma non è lo zero virgola che fa la differenza, il punto è che l’Italia sta riducendo deficit, la Spagna fa il 5 per cento di deficit e se facessimo così avremmo 50 mld di euro in più da spendere. Noi lavoriamo passo dopo passo, io lavoro per il futuro per far tornare la voglia di investire”. Intanto spiega di aver conquistato dei margini per le spese post terremoto: “I soldi consentiti dalle regole dell’Unione ce li prendiamo, se si tratta delle scuole dei nostri figli non guardo in faccia nessuno. Il problema per quel che riguarda i soldi in Italia è quello di controllare: i soldi ci sono, per il dissesto, le bonifiche, i bonus antisismici, gli interventi di manutenzione. Se i soldi mancano si prendono, anche utilizzando tutte le flessibilità europee, perché ci sono più clausole, questo non mi preoccupa -ha aggiunto Renzi- Il punto chiave è controllare i soldi”. L’importante è che regga una tregua sul sisma. “Litighiamo su qualcos’altro, ma sulla ricostruzione e sul piano di prevenzione serve un patto nazionale”.
Sul fertility day prende le distanze. “Non si fanno più figli con una campagna pubblicitaria. Servono certezze sul lavoro, servono gli asili nido. Dell’iniziativa non sapevo nulla. abbiamo avuto altre cose a cui pensare in questi giorni.
Tratto da: http://www.repubblica.it/politica/2016/09/01/news/renzi_sul_referendum_non_parlo_piu_delle_mie_dimissioni_d_alema_e_berlusconi_per_il_no_il_loro_e_un_grande_amore-146990667/