Rifiuti Roma, Fortini accusa: “Il golpe è contro Ama. Perché Muraro non è andata in Procura?”

pIl presidente di Ama, la municipalizzata che gestisce i rifiuti romani, accusa l’assessore all’Ambiente della giunta Raggi. E sulla sindaca dice: “manipolata da iniziative non sue”
“Perchè il primo blitz viene fatto a Rocca Cencia e non al Salario? Perché il sindaco e Muraro vanno a Rocca Cencia con la Muraro che dice ‘non c’entro niente, qui ho sempre denunciato che le cose non vannò? A Rocca Cencia c’è un inchiesta che potrebbe riguardarla, al Salario no”. Il presidente Ama, l’azienda municipalizzata che si occupa dei rifiuti a Roma, Daniele Fortini ad Agorà su Raitre, spara a zero sull’assessore all’Ambiente della giunta Raggi, con cui da giorni è in corso una polemica sulla gestione dell’immondizia nella Capitale. A un’altra domanda, Fortini, che questa sera sarà sentito dalla Commissione bicamerale Ecomafie, risponde: “Perché mi spingono ad usare l’impianto a Rocca Cencia di Cerroni? Penso che il sindaco sia estraneo a questi atteggiamenti, penso che in qualche caso sia stata manipolata da iniziative non sue”.

“Il golpe c’è, è mirato a rimuovere chi in Ama crea ostacolo a disegni molto evidenti. Quali? Nei due incontri riservati, di cui abbiamo dato conto alla magistratura, che io e l’ingegner Filippi (ex dg Ama, ndr) abbiamo avuto con l’avvocato Manlio Cerroni presso la sede di AssoAmbiente, è stato molto esplicito. Quando noi rivendicavamo l’autonomia di Ama, il diritto di diventare un’impresa protagonista del ciclo dei rifiuti, lui ci rispondeva: ‘Siete degli illusi, tanto vi cacciano'”, ha detto inoltre Fortini, rispondendo alla Muraro che ieri aveva parlato di golpe dei rifiuti in corso difendendosi dalle accuse sui suoi conflitti di interesse.

Paola Muraro, “essendo addetta ai controlli, giustamente scriveva all’azienda dicendo” anche “quello che non va. L’azienda, i dirigenti preposti ai rapporti con lei, le rispondevano di volta in volta cercando le soluzioni. Se però la dottoressa Muraro si accorge che è in corso una truffa fa come ho fatto io: va in Procura e denuncia. Se si accorge che ci sono cose che non vengono risolte, si dimette e se ne va, dopo aver denunciato in Procura. E’ curioso che una persona, un pubblico ufficiale incaricato di pubblico servizio che ha un ruolo importante di controllo, si accorge che c’è una truffa e tace. Dice all’azienda ‘c’è una truffa in corsò e tace?”, prosegue Fortini.

“La Muraro era considerata da Fiscon, da tutti prima. Se era solo una consulente? La responsabile IPPC – International Protocol Pollution Control – è una persona che ha la responsabilità di omologare il buon funzionamento di un impianto rispetto alla qualità di rifiuti in ingresso, al processo produttivo e alla qualità dei rifiuti in uscita – spiega Fortini -. Non è una responsabilità da poco. La consulente in questo caso non è una leggiadra fanciulla che volteggia nella ‘monnezza’ e dispensa buoni consigli. È una responsabilità ambientale” e “per questo viene ben pagata”. Fortini ricorda che da parte sua “sono 14 i fascicoli” portati in Procura. Ci siamo fatti tanti amici in questa città io e l’ingegner Filippi ex direttore generale”.

“Muraro nella diretta streaming durante il blitz in azienda, mi ha chiesto di usare il tritovagliatore di Cerroni, di portare i rifiuti a un impianto abusivo, indagato, per cui vi è una inchiesta che ha per oggetto truffa ai danni di Ama. Io dico che se si vuole andare in quell’impianto perché lo si ritiene indispensabile (cosa che non è) un’arma c’è: la legge. Può essere requisito in uso dal sindaco: lo togliamo a Cerroni e lo usiamo nell’interesse di Roma. La legge è la 116 del 2014. Portare rifiuti a quell’impianto, senza gara, senza ordinanza, senza un atto legale non è possibile e io non lo farò”.

Per il presidente dell’Ama “è evidente che ci sono più conflitti di interesse della dottoressa Muraro. E’ evidente che c’è un interesse a togliere di mezzo da Ama quelle persone che in questi anni hanno fatto da ostacolo e impedimento alle pratiche illegali. Io credo che questo disegno non debba essere portato a compimento, auguro all’amministrazione di trovare la forza per correggersi”.

E sulla sindaca Raggi Fortini dice: “Credo che sia stata manipolata da iniziative non sue. Chi doveva prendere decisioni non lo ha fatto: le responsabilità sono distribuite su tutti”.

“Mi è stato chiesto di produrre nell’arco di 10 giorni una relazione completa per rispondere su 23 quesiti che il sindaco mi chiedeva. Lo abbiamo fatto con una relazione che ha impegnato 14 dirigenti giorno e notte per arrivare il 4 luglio a presentare una relazione di oltre 700 pagine per spiegare a che punto è la situazione. Questa collaborazione, questo mettersi a disposizione della amministrazione sono stati ripagati da un blitz a Rocca Cencia che io penso sia stato strumentalizzato e da un blitz in azienda. Anziché essere invitati a discutere ai tavoli su come risolvere i problemi, noi produciamo documenti, informazioni,
notizie e la risposta sono blitz intimidatori. È inaccettabile”, ha detto poi fortini riferendosi ai due blitz nell’impianto romano e nella sede della municipalizzata.

Tratto da: http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/08/02/news/rifiuti_roma_fortini_accusa_inchiesta_potrebbe_riguardare_muraro_il_golpe_e_contro_ama_-145228327/