Roma, effetto Raggi nei municipi: il centrosinistra torna a vincere

iNotte elettorale amara per la sindaca, che perde le elezioni di “mid term” convocate dopo la caduta per le liti interne delle due giunte grilline. Grillini in affanno anche negli altri centri della regione: terzi ovunque, solo a Pomezia vanno al balottaggio

Due anni dopo il trionfo elettorale di Virginia Raggi, a Roma si torna “all’antico” e si ribaltano i rapporti di forza: il centrosinistra sconfitto a livello nazionale fa un balzo in avanti, conquista al primo turno l’VIII Municipio, è avanti col 42,6% al terzo. Lì, nella circoscrizione di Montesacro, zona nord est della capitale, lo insegue il centrodestra (a trazione leghista). M5S terzo e, clamorosamente, fuori dai ballottaggi. È amarissima la notte elettorale per la sindaca di Roma che perde queste inedite elezioni di “mid term” convocate dopo la caduta per le liti interne delle due giunte grilline in due Municipi della città che, insieme, fanno 330 mila abitanti.

Certo, qui questo turno elettorale è stato affare di pochi, pochissimi: l’asticella dell’affluenza si è fermata al 27%, segno di un disinteresse generale che nemmeno le ultime uscite della sindaca nei due territori (tra colate di “asfalto magico” e inaugurazione di parchi) sono riuscite a rianimare. E così, Garbatella e Montesacro suonano un serio campanello d’allarme per la Raggi e la sua maggioranza già sotto pressione in questo giugno che si porta dietro la decisione del tribunale sul concordato Atac e la prima udienza del processo per falso ai danni della sindaca che si aprirà tra 10 giorni.

Il centrosinistra, invece, esulta: il modello Zingaretti (alleanza larga tra Pd, Leu e forza civiche), che aveva portato il governatore alla riconferma lo scorso 4 marzo, si dimostra efficace e conduce Amedeo Ciaccheri (29 anni, una connotazione marcatamente a sinistra) alla vittoria al primo turno col 54,05% a Garbatella e Giovanni Caudo (ex assessore all’Urbanistica della giunta Marino) al ballottaggio in vantaggio con il 42,06 a Montesacro: entrambi avevano già vinto le primarie di aprile contro i candidati ufficiali del Pd. In III Municipio, dietro Caudo si posiziona Francesco Maria Bova, dirigente di polizia, candidato leghista, che lo sfiderà al ballottaggio tra due settimane partendo dal 33,8%. Potrebbe servirgli il 19,1% della cinquestelle Roberta Capoccioni, presidente sfiduciata a febbraio (in questo territorio “feudo” di Roberta Lombardi e di Marcello De Vito) che ha tentato il bis finendo terza. Sempre meglio del 13,1 di Enrico Lupardini, il candidato M5S in VIII. Un tonfo generale rispetto a 2 anni fa quando i 5 Stelle sia in III che in VIII, al primo turno, avevano oltre il 27%. Allora, però, c’era il traino della sfida per il Campidoglio, stavolta, invece, come attacca il centrosinistra, si può parlare di “Effetto Raggi”.

Ma se questo vale per Roma, per il resto del Lazio vanno cercate altre ragioni: perché anche negli altri comuni della regione si registra la frenata dei 5 Stelle che conquistano il ballottaggio solo a Pomezia dove il candidato grillino “ufficiale” ha la meglio sul “ribelle” Fabio Fucci, sindaco M5S uscente, espulso per la sua decisione di ricandidarsi per un terzo mandato. Grillini terzi un po’ ovunque, da Fiumicino ad Anzio. E anche a Velletri non va oltre il primo turno Paolo Trenta, fratello della neo ministra della difesa del governo gialloverde Elisabetta Trenta.

Tratto da: http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/06/11/news/roma_effetto_raggi_nei_municipi_il_centrosinistra_torna_a_vincere-198714084/