Roma, guerriglia tra abitanti e rom Arrestato l’autista del furgone

Scontri nella notte con pietre e bastoni. Bloccato il nomade che sgommando davanti ai palazzi avrebbe innescato la rabbia dei residenti dell’Albuccione. Tre feriti: due agenti e un passante colpito al volto

Guerriglia urbana martedì notte nel quartiere dell’Albuccione, alle porte di Guidonia, non lontano da Roma. Decine di abitanti e di rom dell’accampamento abusivo vicino alle case si sono affrontati con bastoni e lanciandosi sassi. Ci sono anche tre feriti, due agenti e un passante trentenne colpito al volto da una pietra: ha riportato la frattura delle ossa nasali. Un nomade è stato invece arrestato dai carabinieri: sul suo furgone rosso sono stati trovati bastoni, tira pugni e anche un’accetta.

La telefonata

Dai primi accertamenti a scatenare la battaglia sarebbe stato proprio il rom finito in manette che sgommava davanti ai palazzi con il furgone. A quel punto alcuni residenti, che hanno da tempo rapporti particolarmente tesi con i nomadi, sono scesi in strada per affrontare sia lui sia altri rom in un’auto. Abitanti e nomadi si sono fronteggiati per ore. I residenti hanno bloccato alcune strade di accesso al quartiere creando barricate con sacchi di plastica riempiti di pietre e materiali di risulta. Nel frattempo ad aggravare la situazione è stata anche la telefonata di un rom alla polizia: secondo il suo racconto una ragazzina di 12 anni – «mia nipote», ha assicurato – era stata uccisa da un sasso che l’aveva colpita alla testa.

Il presidio

La notizia si è poi rivelata completamente falsa. Polizia e carabinieri hanno inviato sul posto alcuni mezzi con agenti in tenuta antisommossa, che ancora mercoledì mattina hanno presidiato via dell’Albuccione. Il campo nomadi è stato perquisito. Sul posto per calmare gli animi il sindaco di Guidonia, il 5 Stelle Michel Barbet.

«Colpa degli ultimi arrivati

Le indagini sulla nottata di scontri sono ancora in corso per chiarire le responsabilità da entrambe le parti, ma intanto i nomadi – tra cataste di rifiuti e fango – negano qualsiasi responsabilità. «Noi non diamo fastidio a nessuno, i nostri bambini vanno a scuola, ma ormai abbiamo paura anche ad andare a prendere l’acqua alla fontanella», assicurano i rom – una cinquantina – che vivono all’Albuccione. «La colpa è degli altri stranieri arrivati qui da pochi mesi, sono bosniaci, bruciano roba», raccontano le donne del campo.

Roghi ed esasperazione

I cittadini esasperati dalla convivenza infatti denunciano i continui roghi vicino alle case, una ventina quelle a ridosso della Tiburtina. Rione popolare circondato dal verde, immerso nel degrado, garage e case occupate. E spaccio. «Noi viviamo qui da 30 anni e non avevamo mai avuto problemi- racconta Roberto C. – ma ieri sera ho pensato: “Qui ci ammazzano”». Dal suo balcone del terzo piano ha visto tutto: il furgone impazzito sulla folla, il lancio di sassi dei residenti e il tentativo di bloccare il mezzo con barricate di calcinacci. Persino gli spari, dal furgone verso l’alto, li hanno sentiti in molti.

Tratto da: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_settembre_27/guerriglia-abitanti-nomadi-a-roma-f6e64602-a35c-11e7-a066-220c02125bda.shtmlCarabinieri_new1