Roma, l’assessore Paola Muraro e il curriculum della discordia

Roma, 2 ago. (askanews) - La Fondazione Marisa Bellisario ha inserito il suo tra i mille curricula eccellenti di professioniste italiane. Ma è proprio il ricco portfolio di consulenze ad attirare contro Paola Muraro, l'assessore capitolino all'Ambiente della Giunta di Virginia Raggi, gli strali di chi la considera troppo interna ad interessi di molti grandi gruppi nazionali, privati e pubblici, per imprimere una vera discontinuità nella partecipata Ama e nella gestione dei rifiuti nella capitale.  Muraro si attribuisce come primo incarico quello di coordinatore di una ricerca sulle biomasse ottenuto nel Centro ricerche chimiche di Montichiari (Bs) nel 1992, ma nel 1993 e fino al ‘96 passa all'impianto di compostaggio Eco-Pol Spa del Gruppo Ferruzzi, sempre in provincia di Brescia, dove diventa responsabile del sistema produttivo, organizzativo e commerciale. Nel, frattempo, nel 95 fa una consulenza con la società Novamont sulla stabilità della bioplastica Mater-bi, e dal '96 in poi svolge importanti consulenze in parallelo tra imprese private e istituzioni. Tra il '96 e il '97, ad esempio, è consulente dell'impianto di compostaggio “Maserati” di Piacenza e, al tempo stesso, consulente della provincia di Salerno sul controllo delle biomasse per gli impianti di depurazione delle città di Salerno e di Battipaglia. Nel '97, ancora, redige per la Nuova agenzia campana Gepi il progetto di raccolta differenziata integrata e con la verde Service sas di Pavia la documentazione progettuale di un impianto di compostaggio nel Comune di Zerbolò, in provincia di Pavia. Lavora con molte autorità locali: dalla Regione Veneto, alla Provincia di Frosinone.  Dal 2002 al 2005 lavora in Campania con Impregilo, tra l'altro a supporto tecnico della Procura si Napoli per l'impianto accusatorio del processo a seguito dell'Emergenza rifiuti. Dal 2010 al 2012 lavora con Bioman spa che ieri ha precisato il ruolo marginale di Muraro, ma anche degli appalti vinti in Ama nel 2013 e nel 2016 rispetto al proprio core business. Tra il 2006 e il 2007 collabora con la Struttura commissariale della Regione Lazio per la redazione del Piano d'emergenza rispetto al compostaggio. La cosa che fa più discutere oggi, però, è che Muraro sia stata per ben 12 anni consulente della stessa Ama, guadagnando in totale un milione e 136mila euro. Dal 2004 a giugno 2016 l'assessore capitolino ha fatto, tra l'altro, l'assistente allo svolgimento dell'istruttoria di Autorizzazione integrata ambientale per gli impianti Tmb di Rocca Cencia e via Salaria, ma anche la redattrice e attuatrice del programma di qualità dell'impianto di compostaggio di Maccarese, oltre che l'assistente alla direzione tecnica di Federambiente. sis

##Roma, l’assessore Paola Muraro e il curriculum della discordia Segnalato dalla Fondazione Bellisario come “eccellente” Roma, 2 ago. (askanews) – La Fondazione Marisa Bellisario ha inserito il suo tra i mille curricula eccellenti di professioniste italiane. Ma è proprio il ricco portfolio di consulenze ad attirare contro Paola Muraro, l’assessore capitolino all’Ambiente della Giunta di Virginia Raggi, gli strali di chi la considera troppo interna ad interessi di molti grandi gruppi nazionali, privati e pubblici, per imprimere una vera discontinuità nella partecipata Ama e nella gestione dei rifiuti nella capitale. Muraro si attribuisce come primo incarico quello di coordinatore di una ricerca sulle biomasse ottenuto nel Centro ricerche chimiche di Montichiari (Bs) nel 1992, ma nel 1993 e fino al ’96 passa all’impianto di compostaggio Eco-Pol Spa del Gruppo Ferruzzi, sempre in provincia di Brescia, dove diventa responsabile del sistema produttivo, organizzativo e commerciale. Nel, frattempo, nel 95 fa una consulenza con la società Novamont sulla stabilità della bioplastica Mater-bi, e dal ’96 in poi svolge importanti consulenze in parallelo tra imprese private e istituzioni. Tra il ’96 e il ’97, ad esempio, è consulente dell’impianto di compostaggio “Maserati” di Piacenza e, al tempo stesso, consulente della provincia di Salerno sul controllo delle biomasse per gli impianti di depurazione delle città di Salerno e di Battipaglia. Nel ’97, ancora, redige per la Nuova agenzia campana Gepi il progetto di raccolta differenziata integrata e con la verde Service sas di Pavia la documentazione progettuale di un impianto di compostaggio nel Comune di Zerbolò, in provincia di Pavia. Lavora con molte autorità locali: dalla Regione Veneto, alla Provincia di Frosinone. Dal 2002 al 2005 lavora in Campania con Impregilo, tra l’altro a supporto tecnico della Procura si Napoli per l’impianto accusatorio del processo a seguito dell’Emergenza rifiuti. Dal 2010 al 2012 lavora con Bioman spa che ieri ha precisato il ruolo marginale di Muraro, ma anche degli appalti vinti in Ama nel 2013 e nel 2016 rispetto al proprio core business. Tra il 2006 e il 2007 collabora con la Struttura commissariale della Regione Lazio per la redazione del Piano d’emergenza rispetto al compostaggio. La cosa che fa più discutere oggi, però, è che Muraro sia stata per ben 12 anni consulente della stessa Ama, guadagnando in totale un milione e 136mila euro. Dal 2004 a giugno 2016 l’assessore capitolino ha fatto, tra l’altro, l’assistente allo svolgimento dell’istruttoria di Autorizzazione integrata ambientale per gli impianti Tmb di Rocca Cencia e via Salaria, ma anche la redattrice e attuatrice del programma di qualità dell’impianto di compostaggio di Maccarese, oltre che l’assistente alla direzione tecnica di Federambiente.