Roma Pride 2018, la resistenza partigiana del popolo Lgbtqia+

pIl corteo partirà da piazza della Repubblica fino ad arrivare a piazza Madonna di Loreto e colorerà le vie della Capitale con le sue Brigate

Un Pride politico e partigiano, di resistenza e di barricate quello che domani invaderà colorandole, le strade di Roma. Intanto perché la sua ideazione, quest’anno, parte proprio da qui: Brigata Arcobaleno è stata infatti chiamata la campagna del Roma Pride 2018 che ha avuto due testimonial d’eccezione, Tina e Modesto, due partigiani che hanno posato insieme a ragazzi e ragazzi, donne e uomini per sottolineare come la conquista della libertà e dei diritti sia un tema comune a tutti gli esseri umani, qualsiasi sia la bandiera sotto la quale si riuniscono e si riconoscono.

E poi perché le adesioni politiche sono state tante. A cominciare da quella del presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti: “Sarò al #romapride il 9 giugno perchè è un grande, festoso e bellissimo evento civile e popolare. Quando una piazza chiede più diritti e dignità per tutti, allora è la nostra piazza, c’è la nostra gente e per questo la regione Lazio e io ci saremo”, ha infatti scritto su Twitter.

Quello di Roma è il primo dei molti Pride che si terranno in tutta Italia: in contemporanea a quello di Roma ci saranno i cortei di Pavia e Trento, gli altri appuntamenti sono il 16 a Genova, Mantova, Siena, Siracusa, Torino e Varese, il 23 a Barletta e Catania, il 30 a Milano, Padova, Palermo e Perugia, il 7 luglio ad Alba, Bologna e Cagliari, il 14 a Napoli, il 28 a Campobasso, l’11 agosto a Gallipoli.
Roma Pride 2018, la resistenza partigiana del popolo Lgbtqia+
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“Già da qualche anno, in tutta Europa, stiamo vivendo una fase storica in cui i diritti delle persone sono concretamente minacciati da una crescente deriva illiberale e reazionaria” ha detto Riccardo Magi, segretario nazionale di Radicali italiani e deputato di +Europa, che parteciperà al Pride. “In particolare, il nostro Paese attraversa una fase nella quale alcune delle più importanti conquiste civili, guadagnate attraverso anni di lotte, vengono messe esplicitamente in discussione non da qualche pittoresco gruppo estremista, ma da chi è attualmente al governo”. Fra le altre adesioni, la Cgil di Roma e del Lazio, la Uil Lazio, il Pd con il segretario reggente Martina, Leu che ha aderito con un comunicato di Grasso, l’Unione sindacale di base dei Vigili del fuoco.

Adesione anche da parte del vicesindaco Luca Bergamo che su Facebook ha spiegato: “Ho sempre partecipato e continuerò a farlo. Penso che il Gay Pride sia stato un’importantissima occasione – in una società che è stata e continua, ahimè, ad essere omofoba o preoccupata delle diversità – un grandissimo fenomeno per consentire all’Italia di aprirsi. Dunque ci sarò con molti miei colleghi, come ci siamo stati negli anni passati”.

Non ci sarà invece nemmeno quest’anno la sindaca Virginia Raggi, finita al centro delle polemiche qualche giorno fa, in seguito al caso della mancata iscrizione all’Anagrafe capitolina di entrambe le mamme di una bambina concepita all’estero con l’eterologa. Mentre Amnesty International fa sapere che “scende in piazza al fianco della comunità Lgbti unendosi all’Onda Pride 2018 che fino all’11 agosto attraverserà il Paese contro ogni forma di discriminazione a causa dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere”. E dunque domani “gli attivisti dell’organizzazione per i diritti umani si uniranno ai partecipanti”.

La decisione di ricordare quegli uomini e quelle donne che oltre 70 anni fa portarono avanti la Resistenza e la lotta di liberazione partigiana è stata presa dal Coordinamento Roma Pride dopo una campagna elettorale che Amnesty International ha definito “intrisa d’odio e xenofobia indirizzati non solo ai migranti, ma anche ai rom, alle persone Lgbt, alle donne e ai poveri”. Un percorso politico iniziato da tempo dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli a fianco dell’Anpi di Roma e che ha visto le diverse realtà associative Lgbtqia+ sfilare in prima fila a Roma il 25 aprile.

In parata 18 carri: in testa l’enorme serpentone colorato del carro del Coordinamento, un vero e proprio avamposto caratterizzato da una torretta dove una Drag Queen armata di ironia e coscienza politica leggerà i passi più importanti del documento politico. La madrina dell’evento sarà Sabrina Impacciatore. Chiuderà la giornata Adoro Love Edition il party ufficiale del Roma Pride che si aprirà con il concerto di Sabrina Salerno. Il percorso partirà da piazza della Repubblica e si snoderà lungo il centro di Roma e si concluderà a Piazza della Madonna di Loreto. L’appuntamento è alle ore 15 per il concentramento, la partenza è prevista per le ore 16. Il corteo attraverserà piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, via Labicana, piazza del Colosseo, largo Corrado Ricci fino a piazza della Madonna di Loreto.

Tratto da: http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/06/08/news/roma_pride_2018_la_resistenza_partigiana_del_popolo_lgbtqia_-198504729/