Roma, raccolta fondi per fare studiare Rayane, il bimbo dei libri

aaaaaaaaaL’associazione Famiglie accoglienti ha lanciato un crowdfunding. Il ragazzino era stato sgomberato insieme alla sua famiglia dallo stabile di via Cardinal Capranica, a Primavalle.
Tremila euro in tre giorni. E il “pallottoliere” di questa raccolta fondi, che sa di speranza, giustizia sociale e inclusione, continua a girare. Rayane, il ragazzino marocchino di 11 anni, quello con la pila di libri in mano che una foto ha reso simbolo dello sgombero di uno stabile occupato in via Cardinal Capranica, a Primavalle, periferia a nord della Capitale, avrà i soldi per studiare. Almeno per i prossimi anni.

Ma il crowdfunding lanciato dall’associazione “Famiglie Accoglienti” sulla piattaforma Gofundme, che ha deciso di raccogliere i soldi per permettere a Rayane di continuare la sua vita tra i banchi di scuola, va avanti. E chissà che la promessa fatta dal ragazzino all’insegnante di matematica “voglio laurearmi”, non possa realizzarsi visto che a mettrer mano al portafoglio in questa storia di solidarietà c’è sempre più gente. “Quello che è successo al bambino è lo specchio dell’Italia di oggi, che odia la cultura, se la prende coi più deboli e ha distrutto ogni speranza di miglioramento sociale”, si legge sulla pagina del crowfunding. “Abbiamo lanciato questa campagna di sostegno per permettergli di continuare gli studi”.

Ma il fondo servirà a Rayan e anche ad altri ragazzini che come lui vivono situazioni di disagio, senza un tetto stabile sulla testa e con difficoltà ad avere una vita normale che a quella età è fatta di compiti in classe, partite di pallone con gli amici, lenzuola rimboccate prima di andare a letto e lo zaino pronto per la mattina dopo. “Il successo della nostra iniziativa dimostra che abbiamo toccato una corda sensibile, quella del diritto allo studio, che è strettamente connesso al diritto alla casa – spiega Fabrizio Tonello di Famiglie Accoglienti, professore di scienze politiche all’università di Padova -. Quando lo stato smette di occuparsi dei più deboli e si dimentica dei diritti fondamentali, allora deve intervenire la società civile”.

Rayane ha 11 anni e frequenta la prima media. Il padre ha una bancarella nel grande mercato domenicale delle pulci a Porta Portese, mentre la madre come lavoro fa le pulizie. Prima di essere sgomberato insieme alla sua famiglia e ad altre 300 persone, di cui 80 minorenni, andava a scuola lì vicino.

“Dopo lo sgombero, le persone sono state trasferite in alloggi provvisori e dispersi – spiega Tonello -. La famiglia di Rayane è stata spostata nella zona di Torre Maura, dalla parte opposta di Roma. Per i bambini, sarà un enorme trauma essere strappati dalla loro scuola e dal quartiere dove sono cresciuti”.

Tratto da: https://roma.repubblica.it/cronaca/2019/07/30/news/roma_bambino_libri_raccolta_fondi-232383795/