Roma, sos edifici scolastici l’allarme dei presidi: “A rischio otto su dieci”

PTutto pronto per la riapertura delle scuole, o quasi. A Roma otto edifici su dieci sono insicuri e hanno problemi strutturali perché da troppo tempo mancano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria: l’allarme arriva dall’associazione nazionale presidi del Lazio. “Otto scuole su dieci non hanno il certificato di antisismicità, più dell’80% ha bisogno di lavori di manutenzione ordinaria e almeno il 70% di manutenzione straordinaria”, spiega Mario Rusconi presidente dell’Anp Lazio. Secondo una ricerca del Cresme, a Roma ci sono quasi 19mila aule in 1456 edifici gestiti dal Comune di cui almeno 900 ( il 60%) costruito prima degli anni ’70; in tutto le scuole sono 700 di cui almeno 200 istituti superiori, in capo alla Città metropolitana, guidata dal sindaco di Roma. A spiegare i problemi è il presidente Rusconi: “Le criticità sono tante, è un problema di sicurezza. La maggior parte non ha documentazione relativa all’agibilità, agli impianti elettrici e antincendio”.

Poi ci sono i problemi a livello strutturale: “manca la manutenzione ordinaria su porte, intonaci, bagni, vetri rotti; e anche quella straordinaria su tetti e solai. Spesso non possiamo usare le scale antincendio che vanno a finire in parchi e giardini in preda al degrado”. L’allarme riguarda sia le scuole del Comune ( infanzia e medie) sia le superiori della Città metropolitana. E non mancano i problemi di burocrazia: “Ad esempio il liceo classico Catullo di Monterotondo è in parte considerato non agibile e non abbiamo nessuna indicazione su quando e come la scuola sarà restituita agli alunni. Chiediamo da tempo al comune un piano di intervento sulle scuole con le priorità e le situazioni più compromesse ma non abbiamo ancora avuto risposta”.

La mancata manutenzione è un problema cronico a Roma ma ora, secondo l’associazione dei presidi, i lavori per la messa in sicurezza non sono più rinviabili. E anche dal tavolo per Roma tra l’ex ministro Carlo Calenda e la sindaca Raggi, che doveva sistemare i problemi di efficientamento energetico e antisismicità di 250 scuole, non c’è nulla di nuovo. L’Anp elenca le priorità che il Comune dovrebbe inserire nel piano di intervento: verificare le strutture antifuga come maniglie antipanico e porte tagliafuoco, abbattere le barriere architettoniche, intervenire su intonaci e infiltrazioni di acqua da tetti e caditoie, mettere in sicurezza solai, finestre, infissi e bagni e, non da ultimo, verificare la presenza di amianto, che secondo l’Anp interessa quasi una scuola su cento. ” La succursale del liceo Newton – continua Rusconi – ha un laboratorio costato che da 5 anni perde pezzi, la città metropolitana è intervenuta ma il problema continua”.

A lanciare l’allarme sicurezza è anche la Cgil che denuncia atti vandalici come nel caso della scuola dell’infanzia Piscine di Torrespaccata nel quartiere di Cinecittà: tre furti in tre mesi perche l’allarme non funzionava. Solo grazie all’impegno delle insegnanti è stato riparato lo scorso venerdì dal municipio. “Altri casi sono stati registrati in questi mesi ma sono solo la punta dell’iceberg – spiega in una nota la Fp Cgil Roma e Lazio – il settore è lasciato allo sbaraglio. La manutenzione è scarsa ” . E i soldi sono pochi. Roma Città Metropolitana ha stanziato per i prossimi tre anni meno di 24 milioni per la manutenzione negli istituti superiori come il consolidamento del tetto al liceo Tasso, abbattimento delle barriere al Tacito, rifacimento dei bagni all’Enriques di Ostia e del cortile al Russell in via Tuscolana. Ma è una goccia nell’oceano.

Tratto da : https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/09/09/news/roma_sos_edifici_scolastici_l_allarme_dei_presidi_a_rischio_otto_su_dieci_-205973238/