Sammy Basso si laurea in Scienze naturali a Padova con 110 e Lode

Il giovane affetto da progeria ha discusso una tesi in Scienze Naturali con indirizzo Biologico Molecolare: era stato in Erasmus a Oviedo, in Spagna.
uuuuuuuuuuuuuuuu

Ventidue anni, un pieno di energia e un nuovo traguardo. Sammy Basso, il giovane classe 1995, affetto da progeria (una malattia genetica rarissima, nota anche come «sindrome da invecchiamento precoce»), si è laureato in Scienze Naturali con indirizzo Biologico Molecolare all’Università di Padova martedì 17 luglio con 110 e Lode, come si legge sul blog della radio dell’ateneo. L’università in questi anni aveva attivato una sinergia tra ufficio disabilità, personale docente e tecnico che ha reso possibile il percorso di Sammy, da sempre attivo nella promozione della ricerca sulla sua malattia grazie all’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso (A.I.Pro.Sa.B.). «Ricordiamo come fosse ieri il momento — scrivono i genitori — : Sammy giocava in un angolo della stanza adibito ad area-gioco, noi seduti di fronte ai medici di genetica dell’Ospedale. Subito chiedemmo alquanto turbati chiarimenti in merito. Ci venne spiegato allora che la malattia era conosciuta anche come “Sindrome da invecchiamento precoce”, che con il passare degli anni avrebbe manifestato i problemi tipici degli anziani, che la vita media di nostro figlio era di 13 anni e mezzo, che non c’erano cure e nemmeno ricerche».

Il sogno della ricerca

Il suo sogno, sin dall’inzio, era stato quello di diventare ricercatore: «Sono un ragazzo fortunato, posso dedicarmi alle cose che più mi interessano e ho dei genitori che mi hanno insegnato ad andare avanti con fermezza, anche quando tutti farebbero un passo indietro. Io sono grato alla progeria. Non la vivo come una condanna, né tantomeno come una punizione divina, non cambierei una virgola della mia vita e so anche perché: perché ho avuto la forza di prenderla per quella che è e renderla unica», aveva detto (qui la storia di Ontlametse Phalatse, «la first lady» sudafricana affetta da progeria).

La tesi in Erasmus

Alla discussione della tesi hanno partecipato anche la prorettrice alla Didattica Daniela Mapelli e la delegata in Materia di Inclusione e Disabilità Laura Nota e anche il co-tutor Carlos Lopez Otin dell’Instituto Universitario de Oncologia di Oviedo, in Spagna, presso il quale Sammy ha fatto la tesi sulla progeria in Erasmus. Basso si era iscritto all’Università nel 2015. «Ci sono persone che con le loro azioni sono da esempio per molti. È questo il caso di @SammyBasso che da anni si impegna per la #ricerca sulla #progeria», ha twittato l’ateneo dove insegnò anche Galileo Galilei. Oltre al suo impegno pubblico per la lotta alla progeria, Sammy non ha mai smesso di studiare.

Bambini che sembrano anziani

La progeria o sindrome di Hutchinson-Gilford deve il suo nome al greco e significa «vecchio prima»: indica una malattia rara che causa l’invecchiamento precoce del corpo del paziente, ma non della sua mente, che si sviluppa secondo l’età anagrafica. A causare l’ invecchiamento è una mutazione che raramente viene ereditata. Purtroppo ad oggi la malattia non è curabile: colpisce un bambino ogni 4-8 milioni di nati. Secondo il sito dell’associazione italiana progeria, nel mondo ci sono circa 70 bambini affetti da questa sindrome. Attualmente in Italia ci sono cinque casi.

Tratto da: https://www.corriere.it/cronache/18_luglio_17/sammy-basso-si-laurea-scienze-naturali-padova-1110-lode-bbf6a6aa-89d3-11e8-8bbc-b107b233a106.shtml