Sanita’: Tar, no tagli a fondi per disabili e malati psichici

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ZCZC8324/SXR OGE19784_SXR_QBXW R CRO S56 QBXW Sanita’: Tar, no tagli a fondi per disabili e malati psichici Accolti ricorsi associazioni contro Regione Liguria e Alisa (ANSA) – GENOVA, 19 APR – Il Tar della Liguria ha annullato gli atti con cui Regione Liguria e Azienda ligure sanitaria (Alisa) nel 2017 avevano stabilito i contratti e la decurtazione delle tariffe riconosciute dal Servizio sanitario Regionale nei confronti di associazioni e cooperative accreditate e convenzionate attive nell’assistenza sociosanitaria per disabili e malati psichici. “Sostanzialmente gli atti impugnati concretano una vera e propria delega in bianco a Alisa ai fini della definizione del sistema di remunerazione delle prestazioni – spiega il Tar della Liguria nella sentenza con cui accoglie i ricorsi presentati da diverse strutture private accreditate, Federazione nazionale strutture Psicosocioterapeutiche, Associazione religiosa Istituti Socio-Sanitari, Fondazione Cepim, Aism, Anffas Onlus, Coordinamento Regionale Enti Riabilitazione Handicap della Liguria e altre cooperative sociali operanti nel settore – Mai potrebbe ritenersi che tale provvedimento abbia in qualche modo autorizzato o anche soltanto prefigurato il meccanismo della ‘regressione tariffaria’. Le decisioni che attengono alla fissazione dei tetti di spesa ed alla remunerazione delle prestazioni erogate in regime di accreditamento sono infatti espressione di un potere di programmazione regionale di natura autoritativa sicche’ esse appartengono alla competenza degli organi di governo della regione”. I ricorrenti, in particolare, hanno sottolineato che “quanto ai pazienti psichiatrici e disabili con eta’ superiore a 65 anni, la proposta di contrattazione consisterebbe in una decurtazione della tariffa giornaliera riconosciuta dal Servizio Sanitario Regionale, decurtazione che opererebbe in relazione automatica con l’eta’ anagrafica dei pazienti o con la durata del ricovero in comunita’ terapeutica (oltre 36 mesi), prescindendo da qualsiasi valutazione di tipo clinico”. Le strutture private convenzionate hanno inoltre fatto presente che “tale decurtazione andrebbe poi a aggiungersi alla decurtazione della tariffa (50% per le prestazioni eccedenti il 96% del budget assegnato) gia’ prevista dal meccanismo di regressione tariffaria, ledendo al contempo sia il diritto alla salute dei pazienti ricoverati, sia il diritto alla libera iniziativa economica, sotto il profilo della sostenibilita’ economica (corrispettivita’ tra costi e tariffe) delle strutture erogatrici delle prestazioni”. (ANSA). YZW-CH 19-APR-18 17:42 NNNN