Sciopero trasporti a Roma: chiuse le metro A, B e C, rallentamenti per bus e tram

L’astensione è iniziata alle 8.30. Ferme anche Termini-Centocelle e Roma-Lido e 13 linee del consorzio Roma Tpl, che gestisce il trasporto in periferia. La prossima fascia di garanzia è prevista dalle 17 alle 20

È cominciato puntuale lo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico capitolino indetto dalle sigle sindacali Orsa Tpl, Faisa Confail, Sul Ct, Utl e Usb, con le ultime corse delle metro A-B/B1 e C che sono partite alle 8.30. “Poi capolinea”, ha avvisato l’Atac tramite il suo profilo informativo Twitter. Stesso discorso per la Termini-Centocelle e per la Roma-Lido. Possibili cancellazioni di corse, invece, su entrambe le tratte – urbana ed extraurbana – della Roma-Viterbo, come anche per tram e mezzi di superficie. Il servizio dovrebbe riprendere nella fascia di garanzia, assicurata dalle 17 alle 20. Possibili stop si potrebbero comunque verificare anche sui bus notturni, nella notte tra martedì e mercoledì

“Ecco la situazione – comunica in una nota l’Agenzia per la mobilità di Roma – Metro A: chiusa; Metro B: chiusa; Metro C: chiusa; Roma-Lido: chiusa; Termini-Centocelle: chiusa; Roma-Civitacastellana-Viterbo: attiva con possibili riduzioni di corse; Bus e tram: possibili cancellazioni di corse o sospensioni di linee”.

Sempre oggi agitazione di 4 ore, dalle 8:30 alle 12:30, proclamata dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Faisa Cisal, sulle linee gestite dalla società Roma Tpl, la società che gestisce il trasporto locale nelle zone periferiche della città. Da questa mattina, forti disagi, si registrano su alcuni collegamenti. Non sono in servizio le linee: 028 – 146 – 546 -763 – 775 – 889 -907 – 912 – 985 – 992 – 993 -999 – C19.

“Dal deposito di Maglianella questa mattina le linee bus non sono uscite per il consueto servizio nella zona di Roma sud. E’ iniziata così, con lo stop di 15 collegamenti, la protesta degli autisti per richiamare l’attenzione sul mancato pagamento degli stipendi. Sono al momento ferme le linee 028, 146, 546, 763, 775, 889, 907, 912 , 985, 992, 993, 999 e C19 e in parte anche 892 e 998”, spiega l’Agenzia per la Mobilità sul suo profilo Facebook.

Lo sciopero è stato indetto contro l’accordo raggiunto nel luglio 2015 tra Atac e Cgil, Cisl, Uil e, in particolare, perchè secondo i sindacati “minori” ai dipendenti atac “è stato negato il diritto di ‘validazione’, tramite referendum come avvenuto in Cotral e al Comune di Roma, di un accordo che ha stravolto le loro vite lavorative e sociali. Un diniego” da parte del’assessora alla città in movimento linda meleo, si legge in un comunicato, “per noi incomprensibile, da parte di un rappresentante di un movimento che, della trasparenza e del coinvolgimento responsabile dei cittadini a scelte partecipate, ha fatto il suo agire politico. Ci scusiamo con tutta la cittadinanza per i disagi che dovrà subire per il nostro sciopero, ma non possiamo subire l’ennesimo abuso, senza esser costretti ad utilizzarlo come unico legittimo strumento conflittuale per il riconoscimento di un sacrosanto diritto dei lavoratori”.

Lo sciopero è stato confermato anche dopo l’incontro di lunedì sera nella sede dell’assessorato alla Mobilità con i rappresentanti delle cinque sigle sindacali che hanno indetto l’astensione – Orsa Tpl, Faisa Confal, Usb, Sul-Ct e Utl. La riunione si è conclusa con un nulla di fatto e tutti sono rimasti sulle loro posizioni. A partire dai sindacati che chiedono di effettuare una consultazione tra i dipendenti Atac sull’accordo di produttività siglato nel luglio del 2015. Nei giorni scorsi, l’assessore alla Mobilità Linda sciopero autobusMeleo aveva sottolineato che nel corso di questi mesi ci sono stati diversi incontri con i sindacati, con segnali di apertura che sembrano caduti nel vuoto.

Tratto da: http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/11/15/news/roma_martedi_nero_per_i_trasporti_lo_sciopero_mette_a_rischio_metro_bus_e_tram-152031738/