Scuola: Cittadinanzattiva, pericolante o lesionata 1 su 10

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Scuola: Cittadinanzattiva, pericolante o lesionata 1 su 10 = (AGI) – Roma, 21 set. – Una scuola su dieci presenta lesioni strutturali. In un caso su tre gli enti locali non fanno interventi di manutenzione nonostante le richieste. Solo l’8% degli edifici e’ realizzato secondo norme antisismiche. Le scuole italiane, secondo il XIV rapporto di Cittadinanzattiva, sono pericolanti, non accessibili per i disabili e per niente antisismiche. Un istituto scolastico su tre si trova in zone ad elevata sismicita’.

Due terzi delle scuole non possiedono la certificazione di agibilita’ statica. Dal rapporto, si evince che le aule sono in discrete condizioni strutturali ma spesso sono troppo piccole e non hanno sussidi adatti agli studenti con disabilita’. Nella meta’ delle scuole mancano le palestre e, in un istituto su quattro, si mangia in locali impropri. In un caso su tre i cortili diventano parcheggi. Bagni ancora senza carta igienica e sapone (assenti rispettivamente nel 37% e nel 50% delle scuole). Un quadro piuttosto sconfortante quello che esce dal rapporto di Cittadinanzattiva su “sicurezza, qualita’ ed accessibilita’ a scuola”, che fa il punto sullo stato delle scuole italiane, attraverso i dati del monitoraggio civico condotto su circa 150 edifici scolastici di tutta Italia e tramite la lettura di informazioni e fonti ufficiali. Quest’anno, l’attenzione e’ particolarmente concentrata sulla ricostruzione degli edifici scolastici nelle zone colpite dal terremoto negli ultimi anni (Emilia Romagna, Abruzzo e Molise), accompagnata da alcune fotografie che documentano. Il rapporto ha anche effettuato un monitoraggio delle mense scolastiche di un campione di istituti che sara’ presentato ufficialmente il prossimo 18 ottobre.
In dettaglio, le scuole monitorate da Cittadinanza attiva sono in Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Nel 15% delle scuole sono state riscontrate lesioni strutturali, in gran parte (73%) sulla facciata esterna, nel 27% negli ambienti interni. I distacchi di intonaco sono stati riscontrati nel 38% delle segreterie, nel 23% delle sale professori, nel 21% dei corridoi, nel 16% dei bagni, nel 14% delle palestre e delle aule, nel 13% delle aule computer, nel 10% dei laboratori, nel 9% delle biblioteche, nell’8% delle mense. I segni di fatiscenza interessano invece il 33% delle segreterie, il 27% dei bagni, il 25% delle palestre, il 21% dei corridoi, il 17% delle sale professori, il 14% delle aule computer e delle aule, il 10% dei laboratori e delle mense, il 9% delle biblioteche. Una scuola su sei presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato e solo il 5% e’ in ottimo stato. L’81% dei RSPP (Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione) o dei Dirigenti ha chiesto interventi manutentivi all’ente proprietario, ma ben in un caso su quattro non e’ stato effettuato alcun intervento. Nel 14% e’ stato effettuato con molto ritardo, nel 52% con qualche ritardo e solo nell’8% dei casi tempestivamente. Una scuola su quattro ha chiesto interventi di tipo strutturale che, quasi in un caso su tre (29%), non sono stati mai effettuati. Nel 24% dei casi, sono intervenuti con molto ritardo, nel 33% con qualche ritardo e solo nel 14% tempestivamente. In tre anni, in 112 edifici scolastici ci sono stati crolli. Solo nello scorso anno scolastico 31 episodi di crolli, con feriti tra gli studenti ed il personale, oltre che danni alle cose e alle strutture. In alcuni casi eventi annunciati e prevedibili, in altri totalmente inaspettati. Si tratta di crolli di solai, tetti, controsoffitti, distacchi di intonaco, caduta di cancelli, ventilatori, che si verificano in modo indifferenziato nelle scuole del Nord e del Centro – Sud, negli istituti comprensivi come nelle scuole superiori, nei piccoli centri come nei grandi. Molte le scuole sprovviste nelle zone a rischio sismico: solo il 35% delle scuole del campione monitorato da Cittadinanzattiva possiede il certificato di agibilita’ statica, il 32% quello di agibilita’ igienico-sanitaria, mentre il certificato di prevenzione incendi e’ presente appena nel 10% delle scuole monitorate (il rilascio della certificazione della prevenzione incendi per gli edifici scolastici e’ stato prorogato al 31 dicembre prossimo). Facendo riferimento ai dati nazionali del Miur (Anagrafe edilizia scolastica, 2015), emerge che la certificazione di agibilita’ e’ assente in oltre il 94% delle scuole calabresi e in circa la meta’ degli istituti di Lazio, Sicilia, Sardegna e Campania. Esaminando le province coinvolte di recente da terremoti (Rieti, Ascoli Piceno, Fermo, l’Aquila, Teramo e Perugia) risulta che tale certificazione e’ presente solo nell’8% delle scuole di Rieti e provincia, nel 23% circa di quelle di L’Aquila e Teramo. Sui Piani di emergenza, i dati ufficiali risultano molto disomogenei a livello regionale: bene Veneto (dove le scuole che hanno il Piano sono piu’ del 90%), Basilicata, FVG, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia (tutte oltre l’80%). Male l’Abruzzo, dove soltanto il 27% ha redatto il Piano. In Calabria l’informazione risulta addirittura assente. Fra le province colpite di recente dai terremoti, male l’Aquila (ne e’ privo l’80% delle scuole) e Teramo (72%). Palestre assenti in una scuola su due; e per mangiare, in quasi un caso su quattro si utilizzano locali impropri. Quando la palestra non e’ presente nell’edificio scolastico le attivita’ sportive o di educazione motoria si svolgono nei cortili, nelle palestre esterne, in altri spazi quali l’atrio, una sala comune, l’aula di psicomotricita’, ma in 5 scuole non vengono svolte. Nelle scuole sprovviste di locale mensa gli studenti mangiano di solito negli atri degli edifici scolastici e nelle aule utilizzate per le lezioni “ordinarie”. Il cortile e’ presente nel 92% delle scuole monitorate. Presente quasi ovunque la recinzione che pero’ nel 27% dei casi risulta danneggiata. Presenza di ingombri (21%), rifiuti (16%) e fonti di pericolo (10%), nonche’ la pavimentazione sconnessa (nel 56% dei cortili) ne fanno spesso un’area non sicura. Inoltre, sebbene in tre casi su quattro abbiano al proprio interno aree verdi, solo in un caso su tre queste sono attrezzate con aree gioco e/o sportive. Nel 31% delle scuole, i cortili diventano parcheggi per le auto di personale e studenti. Diminuiscono gli incidenti a scuola ma in un caso su tre mancano cassette di pronto soccorso: secondo i dati Inail del 2015, 79.505 studenti e 14.485 insegnanti sono rimasti coinvolti in incidenti a scuola, nel 2014 erano stati rispettivamente 85.195 e 14.790. Nelle scuole monitorate da Cittadinanzattiva sono stati registrati 110 incidenti che pero’ fanno riferimento solo al 32% del campione. Le altre scuole non hanno registrato il dato. Mancano ancora cassette di pronto soccorso nel 39% dei laboratori scientifici e nel 37% delle palestre. In cima alla classifica degli ambienti meno puliti ci sono biblioteche e palestre che, quasi in un caso su due, presentano polvere (rispettivamente 46% e 48%) e, in piu’ di un quarto dei casi, segni di sporcizia (27% e 26%). I bagni risultano sporchi nel 14% dei casi e soprattutto sono sprovvisti dei presidi igienici fondamentali: nel 52% mancano gli scopini per il water, nel 50% il sapone, nel 60% gli asciugamani, nel 37% la carta igienica. Inoltre, il 13% dei bagni presenta sanitari danneggiati o non funzionanti. Il servizio di pulizia e’ affidato a personale interno nel 77% delle scuole, in appalto esterno nel 15%. Il servizio viene effettuato in orario scolastico nel 39% degli istituti. Candeggina (77%), alcool (61%) ed ammoniaca (21%), i prodotti piu’ utilizzati per pulire, decisamente pericolosi per la salute di chi li usa e delle persone esposte. Inoltre, nel 14% dei bagni tali materiali risultavano incustoditi. Piu’ di un bagno su quattro e’ inaccessibile e le aule sono troppo piccole e senza sussidi adatti. Nel 43% delle scuole mancano posti auto riservati ai disabili nel cortile o nel parcheggio interno. Nel 30% dei casi il percorso per raggiungere l’ingresso non e’ facilmente praticabile da chi ha problemi deambulatori. Solo il 23% degli edifici scolastici su piu’ piani dispone di un ascensore. (AGI) Mld 211629 SET 16 NNNN