Scuola, domani a Roma in piazza i no Dad: “Tutti in presenza”

Roma, 9 apr. (askanews) - Nuova protesta, domani, del mondo della scuola per chiedere al governo "l'immediato rientro in classe di tutti gli studenti" e "per dire basta all'uso smodato della didattica a distanza, sia in tempo di pandemia che eventualmente dopo". L'appuntamento è a Roma, in Piazza del Popolo dalle ore 15, dove per una manifestazione nazionale si è data appuntamento la Rete Nazionale "Scuola in Presenza", realtà apartitica e trasversale che raggruppa oltre 30 comitati e associazioni di genitori, insegnanti e studenti di tutta Italia con oltre 40.000 aderenti e sostenitori. Nelle ultime settimane i comitati della Rete hanno già organizzato diverse manifestazioni per chiedere la riapertura delle scuole, con sit-in e presìdi di fronte gli istituti scolastici e i palazzi delle istituzioni di varie città. "La vera scuola è solo in presenza e senza scuola non c'è futuro", sottolinea la Rete, ricordando che anche se il governo "con l'art. 2 del Decreto Legge n.44 ha disposto anche in zona rossa il rientro in classe degli studenti delle scuole dell'infanzia, delle scuole primarie e di quelli del primo anno di scuola secondaria di primo grado", la decisione è "insufficiente per la salvaguardia del benessere psicofisico dei preadolescenti e dei ragazzi delle superiori, moltissimi dei quali in didattica a distanza da oltre un anno, con conseguenze disastrose".  Inoltre "in alcune Regioni si insiste a non bilanciare adeguatamente diritto alla salute e diritto all'istruzione con continui provvedimenti incongruenti di chiusura, anche delle classi del primo ciclo. In questi giorni, specialmente nel Sud Italia, sono gli stessi sindaci e governatori a sbarrare i cancelli delle scuole, persino a studenti disabili e con bisogni educativi speciali, attraverso ordinanze restrittive in palese contraddizione con l'ultimo decreto legge del Governo Draghi". In sostanza la Rete Nazionale "Scuola in Presenza" chiede quindi che "si mettano in atto rapidamente tutte le misure necessarie allo svolgimento delle lezioni in sicurezza e in presenza per ogni ordine e grado di istruzione, a prescindere dall'automatismo delle 'zone a colori'"; e che "si rigetti l'uso prolungato e indiscriminato della Didattica a Distanza come strumento di insegnamento in quanto inefficace, svilente per gli insegnanti, discriminatorio per gli studenti provenienti da famiglie fragili e lesivo nei confronti degli alunni con disabilità o difficoltà di apprendimento".

Scuola, domani a Roma in piazza i no Dad: “Tutti in presenza” Scuola, domani a Roma in piazza i no Dad: “Tutti in presenza” Dalle 15 a P.zza Popolo sit-in nazionale: “Senza scuola no futuro” Roma, 9 apr. (askanews) – Nuova protesta, domani, del mondo della scuola per chiedere al governo “l’immediato rientro in classe di tutti gli studenti” e “per dire basta all’uso smodato della didattica a distanza, sia in tempo di pandemia che eventualmente dopo”. L’appuntamento è a Roma, in Piazza del Popolo dalle ore 15, dove per una manifestazione nazionale si è data appuntamento la Rete Nazionale “Scuola in Presenza”, realtà apartitica e trasversale che raggruppa oltre 30 comitati e associazioni di genitori, insegnanti e studenti di tutta Italia con oltre 40.000 aderenti e sostenitori. Nelle ultime settimane i comitati della Rete hanno già organizzato diverse manifestazioni per chiedere la riapertura delle scuole, con sit-in e presìdi di fronte gli istituti scolastici e i palazzi delle istituzioni di varie città. “La vera scuola è solo in presenza e senza scuola non c’è futuro”, sottolinea la Rete, ricordando che anche se il governo “con l’art. 2 del Decreto Legge n.44 ha disposto anche in zona rossa il rientro in classe degli studenti delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e di quelli del primo anno di scuola secondaria di primo grado”, la decisione è “insufficiente per la salvaguardia del benessere psicofisico dei preadolescenti e dei ragazzi delle superiori, moltissimi dei quali in didattica a distanza da oltre un anno, con conseguenze disastrose”. Inoltre “in alcune Regioni si insiste a non bilanciare adeguatamente diritto alla salute e diritto all’istruzione con continui provvedimenti incongruenti di chiusura, anche delle classi del primo ciclo. In questi giorni, specialmente nel Sud Italia, sono gli stessi sindaci e governatori a sbarrare i cancelli delle scuole, persino a studenti disabili e con bisogni educativi speciali, attraverso ordinanze restrittive in palese contraddizione con l’ultimo decreto legge del Governo Draghi”. In sostanza la Rete Nazionale “Scuola in Presenza” chiede quindi che “si mettano in atto rapidamente tutte le misure necessarie allo svolgimento delle lezioni in sicurezza e in presenza per ogni ordine e grado di istruzione, a prescindere dall’automatismo delle ‘zone a colori'”; e che “si rigetti l’uso prolungato e indiscriminato della Didattica a Distanza come strumento di insegnamento in quanto inefficace, svilente per gli insegnanti, discriminatorio per gli studenti provenienti da famiglie fragili e lesivo nei confronti degli alunni con disabilità o difficoltà di apprendimento”. Sav 20210409T101001Z