Sgombero migranti, blitz al presidio ai Fori: denunce e sequestri

Denunciati gli organizzatori e rimosso il gazebo del presidio: intervento delle forze dell’ordine vicino ai Fori Imperiali dove da si trovano i migranti sgomberati dal palazzo di via Curtatone. 57 persone identificate, 27 hanno aderito alla proposta del Comune

Cinquantasette persone controllate, gazebo e striscioni sequestrati. Intervento delle forze dell’ordine al presidio nei giardini vicino ai Fori Imperiali, al centro di Roma, dove da giorni si trovano migranti sgomberati dal palazzo di via Curtatone. Denunciati gli organizzatori del sit-in. Secondo quanto si è appreso, probabilmente i migranti verranno allontanati. Delle 57 persone identificate nell’accampamento abusivo in pieno centro, 27 hanno aderito senza problemi alla proposta del servizio sociale del Comune, accentando le soluzioni loro suggerite. Durante le operazioni, è partita una sorta di chiamata a raccolta da parte dei movimenti per la casa; la situazione, spiega la Questura, è pertanto seguita sul piano dell’ordine pubblico.I migranti sgomberati e il presidio ai Fori Imperiali

Accampate anche persone estranee allo sgombero

L’intervento «programmato», effettuato in piazza Madonna di Loreto da una task force composta da polizia, carabinieri, polizia locale, sala operativa sociale del Comune e dall’Ama, era «finalizzato al controllo ed all’adozione di misure di assistenza delle persone aventi diritto». Ai promotori del presidio non più autorizzato da lunedì scorso sono state contestate – aggiunge la Questura – «le violazioni previste dalla normativa di settore». Il presidio – conclude la Questura – «inizialmente autorizzato, era poi divenuto abusivo, alimentato dalla presenza di persone estranee allo sgombero di via Curtatone».

Polemica sui social sulla soluzione del Comune

Sul piede di guerra i movimenti per il diritto all’abitare e le associazioni che si occupano dei migranti, che sui social aizzano la polemica e intavolano una guerra di numeri. Nel mirino, le soluzioni abitative proposte ai migranti sgomberati dal Comune di Roma che oltre ad essere sempre le stesse – quelle del circuito Sprar e cioè di prima accoglienza – non tengono conto della presenza delle famiglie con bambini. «I #rifugiati deportati a Casalotti, in un centro di accoglienza con soli 4 posti disponibili su 57 millantati. Stanno tornando in piazza» si legge nel tweet firmato «Blocchi precari metropolitani». «Più di 500 sgomberati in via Curtatone ma Comune offre: 24 posti per le donne in via Savi, 65 uomini tra Casalotti e via dell’Usignolo. #matematica». A fare i calcoli sui posti offerti ai rifugiati è l’associazione Baobab Experience che in altri tweet aggiunge: «Nessuna soluzione per nuclei familiari: sembra normale separare figli e padri. Riassumendo, niente di nuovo dopo lo sgombero di piazza Indipendenza. C’è già una denuncia da parte di Baobab Experience. Speriamo che si aggiunga anche quella dei rifugiati di piazza poliziaVenezia».