Tagliavanti: «Per il Comune di Roma l’economia non è priorità»

Il presidente della Camera di Commercio: l’Oref andrebbe ascoltato. Il bilancio non è un adempimento amministrativo ma il principale strumento di politica. Per far crescere le imprese sarebbe stato utile conoscere gli investimenti infrastrutturali

Il bilancio delle polemiche. Approvato dall’aula Giulio Cesare, nonostante, secondo la relazione dell’Oref (l’organo di revisione economico e finanziaria), i conti non tornassero.

Ha un senso questa bocciatura dell’Oref, o come dice l’assessore Gianni Lemmetti, questo organismo tecnico ha fatto «politica»?
«Quando gli organismi di controllo segnalano che va fatto un approfondimento è bene che gli organismi interessati svolgano questo approfondimento». A rispondere così è Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio, direttore della Cna, la confederazione degli artigiani, da sempre in prima linea nell’economia romana.

Eppure il bilancio è stato approvato…
«Eppure… era consolidata tradizione di tutte le amministrazioni prima di approvare il bilancio di presentarlo alle forze economiche e sociali. Perché il bilancio del Comune di Roma è il bilancio della più grande azienda che esiste nella capitale. E da questo dipendono le politiche dell’Atac, dell’Ama. È uno strumento di politica economica in mano al Campidoglio e se utilizzato bene può essere la leva per lo sviluppo economico della città»

Quindi per la prima non l’avete conosciuto direttamente?
«No. Quest’anno non c’è stata nessuna consultazione o informazione preventiva»

Che ripercussioni potrebbe avere questa «negligenza»?
«Roma in questo momento vive un periodo difficile dal punto di vista economico. Un modo per rilanciare e fare politiche attive è rappresentato anche dagli investimenti pubblici. Quali sono gli investimenti infrastrutturali previsti in questo momento all’interno del bilancio del Campidoglio e delle sue holding? Sono cose che sarebbe utile far conoscere alla città e magari su questo sarebbe il caso di avviare una discussione: quali sono investimenti da parte del Comune di Roma per il rilancio economico? Ripeto il bilancio non è uno adempimento amministrativo ma il principale strumento di politica economica dell’amministrazione comunale. Quindi la consultazione è necessaria…».

Che cosa avrebbe detto se consultato?
«Che mi pare che questa amministrazione non considera l’economia di Roma una priorità. Ad esempio nel piano dismissione del Comune vi è l’abbandono di tre asset economici cittadini: Altaroma, la società per lo sviluppo della moda; la Fiera di Roma che è lo strumento per valorizzare la produzione del territorio ed una porta per internazionalizzare l’economia romana e il terzo il Polo Tecnologico nel momento in cui è la tecnologia una delle più importanti leve dello sviluppo. Mi pare che il quadro economico immaginato da queste azioni sia rivolto non alla costruzione di uno sviluppo ma a una decrescita, purtroppo “infelice”, del nostro tessuto produttivo».

Ha mai incontrato la Raggi?
«Più volte. È stata cordiale. Ma dati i nostri rispettivi compiti, la vorrei considerare un compagno di lavoro nello sviluppo del territorio. Attualmente i rapporti sono sistematici ma ancora episodici»

Come va qui l’economia?
«Di Roma si parla sovente con grande severità: questo non significa, però, che la capitale sia ferma. Proprio in questi anni di crisi c’è stato un vero e proprio boom di imprese. Oggi è l’area del paese con maggiore dinamicità imprenditoriale. Le aziende nate sono fatte da giovani donne, da immigrati: spesso imprese nate dal bisogno che però dimostrano una certa creatività dei romani. È una economia in difesa delle famiglie e del loro benessere, non è ancora un sistema economico all’attacco in grado di produrre ricchezza e conquistare mercati».

Quante sono le nuove imprese di quest’anno?
«Intorno alle 65 mila. Nella stragrande maggioranza piccole e piccolissime».

Tratto da: http://roma.corriere.it/notizie/politica/17_ottobre_02/per-comune-l-economia-non-priorita-197fe1a8-a733-11e7-8b29-3c19760df94c.shtmlRoma_Saldi_Commercio