TERZO SETTORE. ALLEANZA COOPERATIVE, GARDINI CONFERMATO PRESIDENTE

lGardini, che sara’ coadiuvato dai co-presidenti Mario Lusetti e Brenno Begani, ha annunciato la presentazione di un manifesto in vista delle prossime elezioni. Cinque saranno i pilastri per l’Alleanza Cooperative: lavoro, innovazione, legalita’, welfare e sostenibilita’ (RED.SOC.) ROMA – “Siamo oltre la meta’ del percorso di costruzione della rappresentanza unitaria della cooperazione, per noi l’unita’ non e’ un punto di arrivo ma di ripartenza”. Con queste parole Maurizio Gardiniha ribadito il ruolo dell’Alleanza Cooperative Italiane, nel giorno della sua riconferma a presidente da parte dei componenti dell’assemblea. Gardini sara’ coadiuvato dai co-presidenti Mauro Lusetti eBrenno Begani (neoeletto presidente Agci). “L’Alleanza Cooperative e’ una realta’ unica nel panorama associativo del paese – ha spiegato Gardini – . Nessuno e’ piu’ avanti di noi nella storia della semplificazione della rappresentanza del nostro paese che per noi non si esaurisce nelle richieste lobbistiche della categoria ma che significa capacita’ di offrire risposte”. Gardini ha poi posto l’attenzione sulle prossime elezioni, in occasione delle quali l’Alleanza presentera’ il proprio manifesto per contribuire allo sviluppo del Paese. Cinque i pilastri: lavoro, innovazione, legalita’, welfare e sostenibilita’. “Nel nostro manifesto interpretiamo il Paese che vorremmo, ci proponiamo come agenti attivi per risolvere molti dei problemi che testimoniamo sui territori ogni giorno. Al centro delle nostre preoccupazioni e quindi delle nostre proposte – ha continuaGardini- ci sono le persone e gli strumenti per un riscatto sociale ed economico del Paese reale: i lavoratori, i disabili, il mercato e le imprese cooperative nel loro ruolo di avamposti di innovazione”. “Abbiamo, in comune, la totalita’ delle attivita’ di rappresentanza e i rinnovi di 16 Ccnl. Con Cooperfidi, il confidi unitario garantiamo finanziamenti per circa 300 milioni di euro. Con Cfi e i nostri fondi mutualistici promuoviamo cooperative e workers buyout. In un paese dove tutti si dividono con Cgil Cisl e Uil siamo arrivati all’unificazione dei tre fondi di previdenza complementare con 120 mila lavoratori iscritti e 1,8 miliardi di patrimonio gestito”. (www.redattoresociale.it) 13:28 26-01-18 NNNN