Verso le elezioni, Bonino: “L’accordo con il Pd è vicino, ma le intese si fanno in due”

emma bonino

L’esponente radicale (+Europa) ribadisce: “Divergenze con i dem restano, ma nemico comune è fronte sovranista”. Missioni estere: “Con 120 militari non parliamo di colonialismo”

ROMA – “L’accordo con il Pd spero che sia vicino, tra l’altro va detto che la legge è fatta così male che non prevede né un programma comune né un leader comune. Sono io che ho interesse a insistere in un impegno maggiore su Europa, che rappresenta futuro sicurezza economia”. Dopo il salvataggio da parte dei cattolici centristi di Bruno Tabacci (che hanno offerto a +Europa l’esenzione del simbolo di Centro Democratico) dalla “trappola” di dover raccogliere le firme per potersi presentare alle prossime elezioni del 4 marzo, Emma Bonino (intervistata da Laura Pertici e Massimo Giannini a Rep tv) presenta il suo programma. “Alla viglia delle elezioni è sempre stato così, una grande tensione per gli accordi. L’accordo con Veltroni fu durissimo. Marco Pannella ci convinse ad accettare”.

• ACCORDO COL PD: “SIAMO VICINI MA BISOGNA ESSERE IN DUE”
“L’accordo si fa in due – ribadisce Bonino incalzata da Laura Pertici e Massimo Giannini – Io ritengo un dovere civile battersi perchè non vinca il fronte sovranista, populista con risvolti razzisti preoccupanti e sono convinta che questo sia il principale avversario. Io sono radicale, non sono del Pd nè loro sono iscritti ai radicali peccato per loro. Abbiamo divergenze importanti,. Ma oggi tema scontro è ‘Europa o non Europa’ che vuol dire più diritti civili”.

“Il presente dice che il Pd non ha finito il suo negoziato interno. Ma il problema è che voglio tentare di rafforzare una alleanza che e stata pro europea timidamente ma convincerlo ad andare avanti e avere una passione europea e un impegno costante perchè questo è il nostro futuro e il nostro presente. E finora nel dibattito l’Europa c’è di scorcio, è un tema non appassionante”.

“A ragionare di collegi non c’è nulla di volgare. Gli strumenti di un accordo c’è una linea di massima poi si discute di dettagli. Il nostro dettaglio è tutto politico. Speriamo di trovare sostegni per andare in Parlamento, ne siamo fuori da più di 5 anni eppure abbiamo conquistato vittorie notevoli su testamento biologico e sul caso djFabio. Però è importante lavorare all’interno delle istituzioni”.

• “FAMIGLIA ITALIA INDEBITATA, NO A MAGGIORI SPESE”
“La famiglia Italia è super indebitata, sotto il peso 132 per cento del Pil, paga interessi in banca sempre più onerosi, e decide di andare avanti indebitandosi sempre più fino a quando arriverà un giorno la bancarotta che ricadrà sulle spalle dei nostri figli. La nostra posizione è essere credibili su bilancio e sulla finanza pubblica: come facciamo a raccontare che spenderemo quando siamo indebitati fino al collo? Queste bufale per oltre 150 miliardi di spese cadranno come neve al sole ma nel frattempo qualcuno ci crederà”.

• “IN LAZIO E LOMBARDIA CON I NOSTRI CANDIDATI”
“Sono grata politicamente alla presenza di Centro Democratico che ci risparmia questa tortura inutile della raccolta delle firme, ma non completamente”. “In lazio e in Lombardia a livello regionale bisogna ancora raccogliere le firme. Non abbiamo ancora scelto i candidati”, precisa Bonino. “Il Rosatellum è una legge pessima, contraria a ogni regola di governance di una elezione, un accrocco, è discriminatoria: la porteremo in corte in Italia e in Ue. Prevede che chi non ha un santo in Parlamento debba raccogliere un numero spropositato di firme in 63 collegi, non esiste in nessun altro Paese”.

• MISSIONI ESTERE: “NON CHIARO REGOLA DI INGAGGIO”
A proposito del voto di ieri sulla missione dei nostri soldati in Niger, l’esponente radicale esprime perplessità. “Avrei votato in base a maggior informazioni che il governo avrebbe dovuto dare. I nostri soldati si inseriscono in un contingente francese storicamente presente in quelle regioni. Non ho capito bene la regola di ingaggio: cosa devono fare questi 120 militari che andranno là a turno? Guardando una cartina i confini del Niger, sono migliaia di chilometri. Vedi con un drone dov’è la colonna di rifugiati e poi cosa fai, li bombardi? Spero che ci chiariranno prima o poi. Con 120 militari non parliamo però di colonialismo”.

• MIGRANTI: “BOSSI-FINI IMPEDISCE INTEGRAZIONE”
“Sul fenomeno migratorio io vado per la mia strada. il ministro dell’Interno Marco Minniti per la sua. La mia priorità è mettere ordine a casa nostra: abbiamo 500 mila irregolari. La Bossi-Fini impedisce ai sindaci di occuparsi di integrazione. E il piano di accogliere due rifugiati su mille abitanti è stato accettato solo da 1200 sindaci, gli altri 7mila non hanno accettato. E così quei 1200 si fanno carico di tutti. Primo punto, dunque, è superare la Bossi-Fini e regolarizzare chi lavora. Altrimenti lavorano in nero e per sopravvivere collidono con una criminalità che, ricordiamolo, è tutta italiana. Dove li mandiamo questi 500 mila altrimenti? Macron viene e ci dà una pacca sulla spalla, il passaggio a Ventimiglia, però, i migranti lo fanno nella neve con scarpe da ginnastica”.

“Abbiamo interi settori dell’economia che senza immigrati chiudono: agricoltura, aiuto domestico, edilizia. Legalizzare persone vuol dire più sicurezza più umanità. Per altro verso in Libia abbiamo messo un tappo che non è stagno. Dall’Epifania a oggi abbiamo salvato più di 3 mila migranti. C’è stato un appello questa notte che denuncia che il dispositivo europeo non funziona. Migliaia di persone sono state portate indietro nei centri di detenzione libici e di loro non si saprà più nulla, centinaia sono affogati. Dobbiamo essere portavoce in Ue di questo problema”.

• VACCINI: “CREDO NELLA SCIENZA”
Un lettore chiede a Bonino la sua posizione sui vaccini: “Credo nella scienza – risponde l’esponente radicale – non capisco come si possa dire torniamo indietro. Ognuno s’intende può fare quello che vuole, a patto però che non danneggi gli altri. Questo sentimento antiscientifico non lo riesco a concepire”.
Farò il ministro? “Mi è molto spiaciuto quando Renzi mi ha detto 10 minuti di fare il governo ‘niente di personale mi servono facce nuove e io la faccia nuova non ce l’ho’. Se me lo propongono dipende dalla coalzione, non mi sono mai sottratta alle responsabilità. Ne ho sempre avute poco”.

Tratto da: http://www.repubblica.it/politica/2018/01/18/news/_europa_e_il_voto_videoforum_con_emma_bonino_elezioni_politiche_2018_pd_partito_democratico_alleanze-186735700/