Zingaretti “ottimista”: “Serve un governo di svolta, non una staffetta”

zingaretti-610x400-586x384Il segretario alla Direzione Pd. “Conte scelto dai 5 Stelle, ora equilibri accettabili per tutti”. Il partito approva la relazione, solo Richetti

La direzione del Pd ha dato mandato al segretario Nicola Zingaretti a dare la disponibilità nelle consultazioni a verificare le possibilità di un nuovo governo con un mandato esplorativo. Tutti i componenti della direzione hanno votato a favore della relazione del segretario, tranne – a quanto si apprende – il senatore Matteo Richetti che ha detto no.

A decidere il nome di Giuseppe Conte come premier è stato il Movimento 5 Stelle, ora servono “equilibri accettabili per tutti”. Quindi no al “contratto con il premier arbitro” perché “serve un governo di svolta”, “la nostra non è una staffetta”, ha detto Zingaretti in Direzione Pd.

“Se sono ottimista? Io sempre, nella vita sono sempre ottimista”, ha risposto ai cronisti che lo attendevano fuori dalla Camera. “Noi abbiamo accettato il peso della responsabilità nei confronti del Paese. Chiederemo una discontinuità. Potevamo scegliere diversamente? Forse. A partire dalla figura del premier. Ma abbiamo deciso di aprire alla scelta di Conte perché così ha deciso il M5S”, ha spiegato Zingaretti. Il leader democratico ha invocato quindi “un modello diverso di governo rispetto al precedente” ed “equilibri accettabili per tutti”.

Per Andrea Orlando, è “conveniente per tutti avere una visibile discontinuità. Si può avere con una personalità del Partito democratico come vicepresidente del Consiglio dei Ministri”, ha detto conversando con i giornalisti in Transatlantico dopo la direzione Pd. Poi però Orlando lascia intendere anche che possa esserci un punto di caduta alternativo tra M5S e Pd, quello che prevede un Governo senza vice premier: “Si fa un passo indietro se c’è un passo avanti – risponde Orlando sulle richieste dem per Di Maio – ma c’è un passo avanti se c’è la casella. Se la casella non c’è, non ci sono né passi avanti né passi indietro da fare”.

Torna a farsi sentire, via Facebook, anche Matteo Renzi. “Quando si forma un Governo è normale che si affaccino ambizioni, richieste, desideri. Ma questo Governo nasce sulla base di una emergenza: evitare che le tasse salgano e che l’Italia vada in recessione. È un atto di servizio al paese, innanzitutto. Per questo invito tutti a mettere da parte le ambizioni personali e dare una mano per il bene comune”.

Per Zingaretti, “serve una visione condivisa. Si parli di Tav, di mezzogiorno o di altro. Serve discontinuità. Anche nelle nostre politiche. Solo così sarà possibile parlare di un governo di legislatura”.

“Troveremo nel Presidente della Repubblica il giusto equilibrio per affrontare una difficile crisi”. “Chiudiamo questa stagione di odio e rancori. Riscopriamo un’idea della politica come servizio e non solo come scontro e conflitto”, è l’auspicio del segretario.

“Amo l’Italia, la prima cosa importante da fare è dare un futuro all’Italia con un nuovo governo”, ha detto al suo arrivo a Montecitorio per la Direzione Pd. “Il Pd ha mantenuto sempre la schiena dritta. Mai abbiamo anteposto gli interessi di parte a quelli del Paese”, ha afferma il segretario in Direzione, aggiungendo che il percorso avviato in questi giorni “era e rimane difficile. Non è una passeggiata. È una sfida. Se siamo in grado di portare fino in fondo questo percorso è perché abbiamo portato avanti due elementi: spirito unitario e schiena dritta”.

Tratto da:
https://www.huffingtonpost.it/entry/zingaretti-ottimista_it_5d663cf1e4b063c341f7e5eb