Dj Fabo, dito puntato contro il Parlamento: «Poco coraggio»

Dal leghista Zaia al Pd Marcucci invocano il varo della legge rimasta ferma alla Camera. Fratoianni (Si) parla di «vergogna». Ma non mancano (poderose) sacche di resistenza. I centristi: «È omicidio consenziente». Argentin: «Anche io disabile, ma posso capirlo»

Non fa neanche in tempo Pino Pisicchio, presidente del gruppo misto alla Camera, a chiedere che «prevalga la pietas e non i vessilli politici», che il suo appello viene travolto da un balletto di reazioni alla morte del dj Fabo, deceduto in Svizzera per suo volere lunedì alle 11.40. «Dolore, rispetto e una preghiera per la morte», scrive il segretario della Lega Matteo Salvini, chiedendo di «garantire la libera scelta di ogni cittadino, ma soprattutto assicurare una vita dignitosa a chi invece vuole continuare a combattere e ai suoi familiari». «Mi vergogno di un Paese e di un Parlamento incapace di dare dignità e libertà a chi chiede autodeterminazione. #fabolibero», scrive su Twitter Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana. «Non è possibile che nel nostro Paese l’eutanasia faccia così paura, sono moltissime le leggi sull’argomento che giacciono in parlamento , ma nessuno osa per mancanza di coraggio affrontare fino in fondo la questione», dice Ileana Argentin, del Pd.

Chi può capire

Anche la deputata è disabile, affetta da una amiotrofia spinale, «muovo solo le dita della mano sinistra», spiega, ma ciò nonostante vede lucidamente la differenza tra chi, come lei, riesce a considerare la vita «una conquista irrinunciabile pur non potendomi grattare il naso se mi prude o fare pipì da sola» e chi, come Fabiano Antoniani, viveva «da tre anni nel buio totale a causa della sua cecità e nell’immobilismo completo dovuto ad una tetraplegia» e ha quindi scelto di «lasciarsi andare» per «mantenere la sua dignità ». «Il Parlamento vari quanto prima una legge ben fatta sul testamento biologico», sottolinea il governatore del Veneto Luca Zaia. E lo stesso appello arriva da diversi parlamentari del Pd, come il senatore Andrea Marcucci che scrive: «Come senatore mi sento responsabile di un Parlamento bloccato dai veti. Legge sul testamento biologico adesso. #fabolibero». Accusa il governo anche lo scrittore Roberto Saviano: «Fabo è morto in esilio perché il suo Paese, il nostro Paese, non ha ascoltato il suo appello».

Tratto da: http://www.corriere.it/cronache/17_febbraio_27/dj-fabo-dito-puntato-contro-parlamento-poco-coraggio-9f37ffc4-fce3-11e6-8717-6cdb036394a5.shtmlparlamento