novembre
Tour in carrozzina per il Sì, lo strumento giusto per parlare con la gente
Posted by Ileana Argentin at 12:08 PM. Placed in Primo piano category
Non ho l’auto blu. Non ho la scorta. Frequento poco i convegni “politici” perché preferisco fare politica in mezzo alle persone “comuni”. È anche per questo che da lunedì mi sono munita di volantini e ho iniziato a girare per Roma per promuovere il Sì al referendum del 4 dicembre.
Io, i miei assistenti e la mia “Ferrari ortopedica”, quella carrozzina che è parte di me, stiamo girando le zone “bene” e quelle più popolari di Roma, – dalla Balduina a Torrevecchia, da viale Marconi a Monteverde – muniti della passione politica e delle certezze che ci spingono ad appoggiare il Sì.
Incontriamo persone, parliamo, spieghiamo, ci prendiamo pure qualche insulto, ma non è questa la vera essenza della politica? Mi sta colpendo molto, in tutte le zone che sto frequentando, l’interesse che c’è per il referendum: che si voti in un modo o nell’altro, le persone che prendono o meno i nostri volantini si confrontano con noi sull’argomento, esprimendo dubbi o mostrando sicurezze.
In giornate come queste si può avere a che fare con molte storie di vita: la signora che si lamenta delle condizioni del mercato rionale che frequenta; il papà con il figlio disabile grave che non viene accettato dei centri che di lui dovrebbero occuparsi.
Al di là dei singoli problemi di ognuno stanno nascendo in me alcune convinzioni visto che il mio tour mi dà l’opportunità di essere, in qualche modo, una “sondaggista”: l’affluenza alle urne sarà numericamente interessante; i dati che abbiamo visto fino allo scorso venerdì li prenderei con le pinze…
Con l’avvicinarsi della data della consultazione noto una positiva unità del mio partito: mi auguro possa esserci anche nella semplicità dei gesti come quello di andare in mezzo alle strade, ai mercati, ai rioni, a spiegare le nostre ragioni.
Io continuerò a farlo con entusiasmo, spendendo ogni mia energia affinché il Sì possa prevalere, accompagnata dall’entusiasmo di incontrare, ascoltare, se possibile aiutare, le tante splendide persone della mia città e del nostro Paese.
Il referendum, se molti dei miei colleghi scendessero in strada come me, non sarebbe solo un modo per aiutare o distruggere il Pd ma tornerebbe alla sua vera essenza di riforma. I cittadini hanno bisogno di capire per votare e questo tour, a oggi, mi sembra essere una delle soluzioni migliori per dotarli di strumenti politici e non partitici.
Tratto da: http://m.huffpost.com/it/entry/13151120